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Arsial, un annullo postale filatelico per celebrare la Riforma Fondiaria

Inaugurata a Roma, con un convegno inaugurale presso la Camera dei deputati, la mostra sulla gestione e distribuzione delle terre dei nobili latifondisti

Agricoltura e Storia d’Italia: dopo 60 anni i giorni e i volti della Riforma Fondiaria rivivono attraverso le immagini dell’archivio storico dell’Arsial. Al via, con un convegno inaugurale , “Sulle terre della riforma: dall’Ente Maremma all’Arsial”,  la mostra
che durerà tre giorni con 50 foto scelte tra le 22 mila in possesso dell’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura
. Il percorso culturale è stato inaugurato dal Commissario straordinario dell'Arsial Erder Mazzocchi, dal presidente della Commissione Agricoltura del Lazio Francesco Battistoni e dal vicepresidente della Camera Antonio Leone

Per l’occasione, e solo nella giornata di oggi, le Poste italiane emetteranno uno speciale annullo postale filatelico celebrativo che si potrà avere durante il convegno e l’orario di apertura della mostra, tra le 15.00 e le 18.00.

E’ stato inoltre presentato il portale “Luce sull’Italia agricola del dopoguerra”(www.archivioluce.com/arsial-luce/home.html), realizzato in partenariato con Cinecittà Luce S.p.a., che contiene tutto il patrimonio audiovisivo dell’agenzia e della società legato al periodo della Riforma, e, per la maggior parte, relativo agli anni tra il 1951 e il 1958.

Oltre alle foto, infatti, l’Arsial, sempre in collaborazione con Cinecittà Luce, ha recuperato circa 10 ore di pellicola cinematografica riversata su supporto digitale: da questo repertorio è stato tratto il documentario della durata di circa 20 minuti che è stato proiettato durante il convegno.

La mostra, infine, è destinata a durare e diventerà itinerante durante il prossimo anno scolastico attraversando i territori della Riforma, tra cui Viterbo, Tarquinia, Cerveteri e Pescia Romana. L’iniziativa è rivolta agli istituti scolastici.

“Le radici storiche della nostra Regione - ha spiegato il Commissario straordinario dell'Arsial Erder Mazzocchi -  non possono essere dimenticate né tantomeno passare inosservate”. “ Attraverso l’iniziativa della mostra, che non rimarrà un episodio isolato, e il portale, realizzato in collaborazione con Cinecittà Luce S.p.a, intendiamo appunto restituire la giusta visibilità ad un periodo storico che ha certamente contribuito a cambiare il volto della società. Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, ha aggiunto, “ci troviamo a festeggiare anche i 60 anni trascorsi dalla Riforma Fondiaria: un’ottima opportunità per continuare a riflettere su argomenti che costituiscono un bagaglio fondamentale per noi e per le nuove generazioni e per “mettere in rete” un patrimonio di conoscenza di valore inestimabile”.

“Per la prima volta, grazie all’intuizione del Commissario Mazzocchi, Arsial ha detto il Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, Francesco Battistoni- fa leva su un appuntamento culturale per illustrare, con tutta l’intensità di una foto ben scattata, le tappe più significative della storia agricola del Lazio”.
“In queste foto – continua il Presidente – è ritratta la vita di quegli anni, la trasformazione delle nostre campagne e del paesaggio laziale, le migliaia di donne e di uomini che sono stati protagonisti di una grande operazione sociale e territoriale, di quell’importante passaggio storico rappresentato dalla riforma fondiaria dei primi anni ’50. Uno strumento di modernizzazione che segnò l’inizio di un rinnovamento profondo dell’agricoltura, portandola a ciò che è oggi. La dimostrazione di come, già sessant’anni fa, l’agricoltura rivestisse un ruolo centrale”. Il Comprensorio della Maremma Tosco-Laziale era esteso per più di 995 mila ettari (ha), e comprendeva territori delle province di Pisa, Livorno, Siena, Grosseto, Viterbo, Roma. L’Ente Maremma espropriò più di 178 mila ettari e ne assegnò in totale circa 171 mila, realizzando quasi 8.000 poderi e 11mila e 500 quote agricole. Nel Lazio, al 1961, erano stati complessivamente espropriati più di 62mila ettari (circa 33mila nella provincia di Viterbo e quasi 30mila in quella di Roma) per riassegnarne più di 57mila. “Oggi - conclude Battistoni – la Regione Lazio, attraverso la Programmazione di Sviluppo Rurale e con il supporto di Arsial, punta a promuovere progetti innovativi, di sviluppo e di rilancio economico delle nostre aziende e dei nostri territori. Con uno sguardo al passato, ma proiettati verso un’agricoltura innovativa che possa gettare nuove basi per il settore di domani”.

Nella foto: il Commissario straordinario dell'Arsial Erder Mazzocchi, il presidente della Commissione Agricoltura del Lazio Francesco Battistoni e il vicepresidente della Camera Antonio Leone

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