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Filiera Corta

Aumento del 3,7 % per il brindisi di fine anno

L'indagine dell'associazione dei consumatori sui prodotti in commercio per le festività natalizie registra una crescita dei prezzi dello spumante e del vino rosso

Roma - Per il tradizionale brindisi di fine anno quest'anno si spenderà di più rispetto al 2009. A segnalarlo è l'associazione dei consumatori Codacons che nella sua consueta indagine sui prezzi per le feste natalizie registra un aumento del 3,7% dello spumante e del 9,8% del vino rosso.

Risultano stabili o in lieve aumento - si legge in una nota -  i prezzi dei prodotti alimentari classici del Natale (pandoro, panettone, torrone, cotechino).

La spesa delle famiglie - conclude l'associazione -  per il Natale 2010 sarà particolarmente accorta, e complessivamente in linea con quella dello scorso anno, attestandosi a quota 200 euro procapite. Gli aumenti contenuti nel settore alimentare, limiteranno l'aggravio di spesa relativo al cenone di Natale ad un massimo di +15 euro a famiglia.

Allo stesso tempo per l'ufficio studi della Confcommercio gli acquisti alimentari, rispetto al 2009, cresceranno dello 0.6%. Sulla stessa lunghezza d'onda la  Coldiretti  che sostiene che gli italiani non taglieranno la spesa per la tavola.

Otto italiani su dieci (79 per cento) non taglieranno - dice l'organizzazione agricola -  le spese a tavola e spenderanno per il cibo e le bevande di Natale come o piu’ dello scorso anno, per un importo aggiuntivo di 140 euro a famiglia.  Due italiani su tre (62 per cento) spenderanno - si legge in una nota -  la stessa cifra dello scorso anno, ma anche un 17 per cento che prevede di spendere di piu' mentre un 21 per cento conterrà gli acquisti, sulla base dell'indagine “Xmas Survey 2010” di Deloitte.

La spinta verso spese utili - sottolinea la Coldiretti - premia l’enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.

Per le specialità alimentari, accanto ai tradizionali luoghi di acquisto, un successo - continua la Coldiretti - viene registrato per i mercatini che durante le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura. Gli italiani - stima la Coldiretti - acquisteranno infatti per Natale prodotti alimentari tipici per un valore di piu' di 2 miliardi di euro per effetto della tendenza verso i prodotti alimentari di qualità da regalare a se stessi o agli altri. Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati di Campagna Amica poiché garantiscono genuinità, convenienza e una maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali, dove secondo Confcommercio si concentreranno gli acquisti. In molti casi è possibile prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio.

Acquistare prodotti tipici del territorio nei mercatini non è solo buono e conveniente, ma aiuta anche l'ambiente perché si tratta di cibi che non devono percorrere grandi distanze prima di essere consumati e quindi evitano l'inquinamento determinato dai lunghi trasporti. Una spesa a “chilometri zero” che consente di evitare l' emissione di gas ad effetto serra che favoriscono i cambiamenti climatici. Un comportamento ambientalmente corretto che coinvolge un numero crescente di cittadini che vogliono adottare uno stile di vita sostenibile.

Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione superando il milione di ettari. L’agroalimentare Made in Italy - conclude la Coldiretti - puo’ contare su 214 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea senza contare le 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 501 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 52 Docg e 119 Igt).

in data:01/12/2010

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