Filiera Corta
Bibite gassate, la tassa è dietro l’angolo
La misura fiscale, finalizzata a rifinanziare il piano per la non autosufficienza, sarebbe applicata per tre anni con un gettito previsto di oltre 250 milioni di euro
Roma- Potrebbe essere varata una tassa sulle bibite gassate e con zuccheri aggiunti per rifinanziare il piano per la non autosufficienza. La proposta è del ministro della Salute Renato Balduzzi ed è al vaglio del Consiglio dei ministri. Il provvedimento dovrebbe rientrrare nel cosiddetto "decretone" sulla sanita' che il ministro Balduzzi dovrebbe portare in Cdm il 31 agosto e che prevede tra le altre cose una riforma dell'intramoenia per i medici e gli studi aperti h24, oltre a regole piu' stringenti sul gioco d'azzardo e sul divieto di vendita di sigarette ai minori.
La tassa sulle bibite sarebbe applicata per tre anni con un gettito previsto di oltre 250 milioni di euro: si tratterebbe di un contributo straordinario per i produttori di bevande analcoliche pari a 7,16 euro per ogni 100 litri sul mercato, e per i produttori di alcolici pari a 50 euro ogni 100 litri. Della tassa sulle bibite si era discusso gia' nei mesi scorsi con le Regioni, in sede di stesura del nuovo patto per la Salute: nell'occasione Balduzzi aveva ventilato anche l'ipotesi di una tassa sul 'junk food', il cibo spazzatura, che non sarebbe tuttavia compresa nella bozza del decreto pronto ad essere sottoposto al vaglio del Cdm.. Il provvedimento, al momento, non sembra essere molto gradito da organizzazioni di settore e associazioni dei consumatori.
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