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Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

Il ristorante, aperto nel quartiere Trieste, valorizza un menu in cui la tradizione italiana si apre a contaminazioni di gusto non estreme

Il locale si sviluppa in due sale distinte, divise dall’ampio bancone del bar. Nei due ambienti trovano posto aree conviviali e tavolini rotondi, combinati a sedute in paglia e poltroncine di velluto, abbinate a morbidi cuscini, e una grande libreria a parete. All’esterno, Binomio dispone di un’ariosa e riparata terrazza, ideale per trovare refrigerio d’estate o godersi momenti di tiepido sole d’inverno. Un ambiente ideale per valorizzare un menu in cui la tradizione italiana si apre a contaminazioni di gusto non estreme. Spazio dunque a Samosa, delicata entrèè con cime di rapa, burrata e hummus di ceci, che si ispira al celebre street food indiano dalla tipica forma a fagottino, ma lo interpreta con un mix di ingredienti mediterranei e territoriali, che ne esaltano sapore e consistenza. Sono già diventati dei classici, i Ravioli Acqua e Farina con manzo conciato dove la pasta tipica del raviolo italiano, è reinterpretata però con un ripieno speziato, con guanciale e freschissima salsa al pomodoro. Una originale e innovativa rilettura dell’amatriciana. Fra i secondi spiccano il baccalà vicentino, latte di cocco e limone candito, pepe rosa, che rileggono la tradizione veneta del baccalà alla vicentina sostituendo il latte vaccino con quello di cocco e aromatizzandolo con spezie ed erbe di tipica provenienza
orientale.

I segreti di questa cucina, sono rivelati dalla chef Marta Costantini: “Binomio nasce dall’idea di unire con creatività prodotti e tradizioni diverse, a volte in contrasto, che amalgamandosi danno vita a qualcosa di differente e sorprendente. Nella nostra ricerca di abbinamenti e colori, ci lasciamo sempre guidare prima di tutto dalla genuinità e dalla stagionalità degli ingredienti, oltre che dalla semplicità. Non è detto poi che un nostro piatto debba essere complicato o ispirarsi a contesti lontani. Il nostro gnocco alla Campidanese, ad esempio, si rifà alla ricetta originale che prevede un tocco di zafferano – una spezia che ci sembra esotica, ma che in realtà si coltiva in Italia da centinaia di anni”. Il concetto di dualità si ripropone anche nel menù delle pizze di ispirazione contemporanea del pizzaiolo Lorenzo De Bellis, proposte in versione soffice e croccante, a lievitazione lenta, e che giocano sull’’accostamento della pizza più tradizionale con sapori ricercati. Ecco, dunque, la Tonno e Tropea, che prevede bufala a crudo, carpaccio di tonno rosso, cipolla di tropea fermentata, scorza di limone e menta, e che richiama il Tonno con insalata songino, pera caramellata e lardo di magalizia, o la Pizza al Carpaccio di Fassona, alla quale fa eco lo starter alla Tartare di manzo, tuorlo d’uovo croccante e maionese al rafano.