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Bomaki, ricetta nippo-brasileira per pit stop cittadini
In Corso Sempione a Milano il ristobar nipponico propone la fusione di due culture enogastronomiche con un menù a base di uramaki e temaki
Milano- Sarà per l’acronimo che fonde bom (buono) e maki (roll della cucina giapponese), ma dimenticare Bomaki, l’uramakeria di Milano (C.so Sempione, 10), non è e non sarà certamente facile per nessuno. L’esperienza culinaria infatti è di quelle che sicuramente non finiscono nel dimenticatoio, anche perché la ricetta in salsa nippo-brasileira proposta dallo chef Jeric Bautista solletica i palati di esperti gourmet e non solo. Insomma il ristobar nipponico sembra avere le carte in regola per non deludere le aspettative garantendo virtualmente allo stesso tempo di essere in Brasile a Rio de Janeiro o a Sao Paulo pur continuando a rimanere fisicamente nel centro città del capoluogo lombardo.
Ecco quindi che mangiando un proposta di otto uramaki (roll con riso all’esterno che contiene alga nori, pesce e altri ingredienti) a un prezzo ultra competitivo che parte dai 9 euro e non supera i 15 si può sognare anche per un momento di essere nei dintorni della spiaggia di Copacabana soddisfacendo la nostra voglia culinaria con roll che spaziano dal tonno teriyaki (carpaccio di tonno scottato, gamberi in tempura, spicy cream, avocado, teriyaki) al salmone tobiko (tartare di salmone, insalata, mango, avocado e crema di mango) per arrivare al branzino ceviche (dadolata di branzino marinato, lime, zenzero, coriandolo, cipolla rossa, gambero in tempura) fino all’astice gratinato (astice alla fiamma, gambero in tempura, avocado, tobiko, salsa teriyaki, maionese). Ma non è tutto.
Se poi si vuole variare il mix di roll si può optare con i temaki come il tonno maracuja (tartare di tonno, insalata e salsa maracuja), il salmone&tartufo (salmone, avocado, Philadelphia e carpaccio di tartufo) o il salmone cube al mango (cubetti di salmone, avocado, insalata, mango e salsa al mango). Per chi invece volesse delle novità non può che ordinare burritos in stile jap, cioè delle crepes di soia leggerissime che avvolgono salmone, pollo o picanha grigliata con ingredienti insoliti come il guacamole, il jalapeno o il cheddar cheese.
In una location che ricorda una vegetazione esotica sudamericana arricchita da materiali di riciclo e artigianalità colombiana con sedie colorate in stile vecchio thonet non manca inoltre la possibilità di chiedere antipasti come il sashimi exotic (12 pezzi di pesce misto con salsa di gazpacho al mango e passion fruit), il carpaccio flambè (tonno, branzino o salmone scottato con salsa ponzu, olio d’oliva e sesamo) o il mix di involtini di gamberi (in salsa dolce, piccante e curry) senza escludere la possibilità dolci brasiliani come il tris di brigadeiros (cioccolato fondente, bianco e al latte), il quindim (crème caramel al cocco) o le cheesecake al mango o al maracuja.
Gianluca Pacella
in data:11/01/2017