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Caccia alle fake news. Individuata la top ten delle frodi alimentari più comuni

Presentati da Coldiretti gli inganni più frequenti. Un italiano su tre ritiene che i casi di contraffazione dovrebbero essere puniti con l’arresto

Roma- La caccia alle fake news del settore agroalimentare è iniziata. I primi a mettere una taglia alle bufale alimentari è Coldiretti che ha dato vita alla campagna #stopfakeatavola. L’organizzazione agricola ha presentato e ufficializzato la top ten delle fake news a tavola in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare nell’ambito del corso di formazione organizzato con la Scuola Superiore della Magistratura.

Dall’analisi fatta emergono le falsità più comuni che riguardano l’ananas dimagrante allo zucchero di canna che non fa ingrassare, il kamut spacciato per un varietà di cereali antica con proprietà esclusive e la convinzione che mangiare carne o latte fa sempre male o che chi è intollerante al lattosio non deve mangiare formaggi. Allo stesso tempo è emerso dall’Indagine Coldiretti/Ixe’  che quasi 1 italiano su 3 (31%) ritiene che i casi di frode e contraffazione alimentare dovrebbero essere puniti con l’arresto, con la maggioranza degli italiani (54%) che pensa si tratti di fatti gravissimi per il Paese.

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LA TOP TEN DELLE FAKE NEWS A TAVOLA

 

1)    IL LATTE FA MALE

La vulgata tra gli internauti vuole che il latte sia dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte. Il filone di pensiero che ritiene opportuno bandire i latticini dall’alimentazione poggia sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

 

2)    L’ANANAS BRUCIA I GRASSI

Una bufala molto comune secondo la Coldiretti riguarda le presunte proprietà brucia grassi dell’ananas. Un effetto dovuto alla bromelina (contenuta però nel gambo dell’ananas, che nessuno mangia, che comunque favorirebbe la digestione delle proteine e non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi) e di alcune ricerche di tanti anni fa (che, nei ratti, avevano evidenziato una leggera azione ipolimezzante di un estratto alcolico dell’ananas) poi smentite dai successivi sviluppi della ricerca scientifica

 

3)    IL KAMUT E UN VARIETA’ ANTICA DI CEREALI CON PROPRIETA’ ESCLUSIVE

Il “grano dei faraoni”, il Kamut, non è altro che un marchio commerciale privato, registrato negli USA, con cui viene venduto il grano della varietà Khorasan (Triticum turgidum spp. turanicum). La varietà Khorasan – precisa la Coldietti - è coltivata anche in Italia e ha caratteristiche particolari che possono essere ritrovate anche nel farro o nella varietà di grano duro italiane come Senatore Cappelli, ma il marchio Kamut è registrato negli USA e viene rilasciato solo per il prodotto coltivato negli USA e Canada.

 

4)    MANGIARE CARNE FA SEMPRE MALE E SE NE PUÒ FARE A MENO

Non esiste nessuno studio che provi che mangiare carne anche a piccole quantità sia dannoso per la salute, secondo la Coldiretti. Al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se ne può fare a meno solo integrando la sua mancanza con altri prodotti animali, come uova in primis, latte e derivati, e in alcuni casi assumendo integratori di vitamine e minerali. La carne è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo, che nessun altro alimento da solo è in grado di dare.

 

5)    LE BANANE SONO LE PIU’ RICCHE DI POTASSIO

Le banane non sono sul podio dei prodotti ortofrutticoli freschi più ricchi in potassio e sono anche “appesantite” da un contenuto calorico più elevato rispetto ai prodotti ortofrutticoli nazionali che lo precedono, sulla base delle Tabelle di composizione degli alimenti del Crea-Nutrizione. Al vertice della graduatoria dei prodotti ortofrutticoli freschi ci sono gli spinaci crudi, seguiti dalla rucola e dai cavolini crudi. Le banane, considerate la fonte di potassio per eccellenza, nel confronto con i prodotti ortofrutticoli freschi nazionali, non si piazzano che al nono posto, rimanendo giù dal podio. E tra la frutta fresca - secondo la Coldiretti - spicca la leadership del kiwi.

 

6)    GRASSI VANNO COMPLETAMENTE ELIMINATI DALLA DIETA

I grassi sono nutrienti indispensabili per il nostro corpo ed eliminarli dalla dieta può mettere a rischio la salute. L’importante – afferma la Coldiretti - è non abusarne (possono rappresentare il 25-30% delle calorie giornaliere) e selezionare quelli più buoni e di qualità, come l’olio extravergine d’oliva.

 

      7) CHI È INTOLLERANTE AL LATTOSIO NON DEVE MANGIARE FORMAGGI

La stagionatura prolungata di molti formaggi porta ad una scomparsa del lattosio, o ad un radicale calo. Inoltre, anche gli intolleranti al lattosio in base ai dati di Efsa, sono generalmente in grado di tollerare senza problemi e disagi dosi fino a circa 125 ml di latte al giorno.

 

8)    LO ZUCCHERO DI CANNA NON FA INGRASSARE

Sono in molti a credere che lo zucchero di canna sia più salutare di quello bianco e contenga meno calorie, tanto da essere più indicato per chi è a dieta. In realtà - secondo la Coldiretti - lo zucchero di canna ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato.

 

9)     TUTTI I PRODOTTI ALIMENTARI REALIZZATI NELL’UNIONE EUROPEA RISPETTANO LE STESSE REGOLE

In Italia ci sono le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino che – precisa la Coldiretti - non valgono in altri Paesi dell’Unione Europea.

 

10)  I PRODOTTI VENDUTI DAL CONTADINO SONO MENO CONTROLLATI

Tutti i prodotti alimentari in vendita in Italia devono rispettare gli stessi standard sanitari e devono sottoporsi agli stessi controlli. Anzi i produttori agricoli aderenti alla rete di Campagna Amica si sottopongono a tre ulteriori livelli di controllo verificati da un Ente terzo. Inoltre l’acquisto diretto dal produttore garantisce maggiore freschezza e l’origine del prodotto del 100% in Italia dove opera il sistema di controlli più capillare.

 

 

 

 

in data:05/05/2017

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