Filiera Corta
Caffè, passione tutta italiana
La bevanda-secondo un sondaggio di AstraRicerche- è consumata dal 96,5% della popolazione. Il prodotto macinato e preparato è la tipologia preferita dal 51% degli intervistati
Roma- Gli italiani al caffè non rinunciano. La notizia sicuramente non è una novità, ma questa volta a dimostrarlo con i numeri acquisiti sul campo dal recente sondaggio di AstraRicerche per conto di Consorzio Promozione Caffè attraverso interviste di un campione di oltre mille individui rappresentativi di circa 37 mln di italiani. Il risultato del sondaggio testimonia che il caffè è la bevanda più amata degli italiani, considerato che il 96,5% tra i 18enni e i 65enni lo consuma, almeno saltuariamente.
Il caffè preferito, quello a cui più della metà dei consumatori non rinuncerebbe mai, è quello bevuto la mattina appena svegli (58%). Il caffè macinato e preparato, come tale, è la tipologia di caffè più consumata (76%) e anche preferita (51%), soprattutto se preparato con la classica moka, la modalità di preparazione preferita dal 42% degli intervistati. Viene inoltre certificato che c'è un diverso approccio di genere al caffè: gli uomini lo preferiscono amaro e puro, le donne con latte o cacao. Tra i primi, coloro che abitano nella parte centro-meridionale dell'Italia amano il caffè nella sua purezza, mentre le donne, i giovani (soprattutto 18-24enni) e i residenti al Nord amano mischiare il caffè scegliendo macchiato, cappuccino, caffèlatte e marocchino. Per quanto riguarda invece la modalità preferita di preparazione del caffè, tra moka e cialde, ci sono forti differenze per età ed area geografica: la moka è molto amata dagli over 55 (49%) e nel Triveneto (50%), i 18-24enni scelgono quasi a pari merito con la moka la nuova macchina a cialde o capsule (28% contro il 16% degli ultra 55enni), molto apprezzata nel Nord Ovest (29%) e nel Centro (28%). Il caffè è quasi unanimemente definito uno dei punti di forza del Made in Italy (l'87% è d'accordo). In molti ritengono che rappresenti un momento particolare della giornata, quello delle quattro chiacchiere con amici o colleghi di lavoro e della pausa (82%). Il 78% lo definisce uno dei piaceri della vita. I sentimenti più associati al caffè sono piacere (72%) e relax (63%). Abbinano il caffè al piacere soprattutto le donne (75%) e gli over 45(77% 45-54enni e 81% 55-65enni).
Il campione si divide in tre gruppi relativamente al consumo: i consumatori deboli (36%), che ne bevono 1 o 2 tazzine al giorno; i consumatori medi (36%), che ne bevono 2 o 3 al giorno; i forti (27%), che ne assumono più di tre. Il consumo è poi più elevato tra gli uomini e cresce con l'avanzare dell'età, almeno fino ai 54 anni, per poi moderarsi negli ultra 55enni. A livello regionale, i consumatori 'forti' risiedono nel Nord Ovest (Piemonte e Lombardia) e nella parte meridionale del Paese (dal Lazio fino alla Calabria, ma anche in Puglia e nelle isole). Sul piano della geografia 'emozionale', si preferisce bere caffè a casa propria (89%), e in questo caso prevalgono le donne (92%) e gli ultra 45enni (94%), mentre al bar si ferma il 78%. I momenti della giornata in cui ci si concede un caffè sono - prevedibilmente - la mattina (80%), il 'dopo pranzo' (76%), la metà mattina (59%), il pomeriggio (50%).
Importante anche l'aspetto conviviale: il 50% considera il caffè qualcosa da offrire con piacere ad altre persone o un'esperienza da condividere con altri (31%). Sono poi poche le persone realmente convinte che il caffè non sia salutare (6%): è invece soprattutto vissuto come una bevanda che dà la carica. aiuta a stare svegli, a non addormentarsi (42%) e migliora la concentrazione e le prestazioni mentali (34%). Un italiano su tre gli attribuisce, inoltre, un ruolo sociale: permette a molti Stati in via di sviluppo di avere un'economia più forte e di creare posti di lavoro. Quanto all'aspetto dei danni alla salute, gli intervistati affermano che solo un numero limitato di medici di base (20%) dà consigli circa il consumo di caffè (il 13% su specifica richiesta del paziente e il 7% spontaneamente); nella gran maggioranza dei casi (62%), il medico di base invita i pazienti ad un consumo moderato della bevanda (3 tazzine al giorno), mentre un ulteriore 10% ne concede fino a 4/5 al giorno e un altro 2% non pone alcun limite perché ritiene non ci sia alcuna controindicazione al consumo di caffè. Solo l'11% ne sconsiglia l'assunzione per particolari condizioni di salute del paziente. Infine, ciò che piace di più agli italiani del caffè è il suo gusto (95,6%) ma solo il suo odore, ancor prima di berlo, è gradito dal 94,6% dei consumatori abituali.