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Camera dei Deputati: presentato un Odg a difesa della "salva olio"
Se non sarà uno scontro al fulmicotone, poco ci mancherà. Parlamentari italiani e rappresentanti delle organizzazione di settore non hanno intenzione di arrendersi alla decisione della Commissione europea di considerare inapplicabilile la legge 14 gennaio 2013 n. 9 meglio conosciuta come legge salva olio made in Italy. Per questo, gruppi parlamentari con a capofila Colomba Mongiello, hanno presentato un ordine del giorno che impegna il Governo ad intraprendere, nell'ambito della predisposizione della prossima legge europea 2014, ogni tentativo per superare le obiezioni sollevate da Bruxelles.
Tra i primi a sostenere l’iniziativa intrapresa è il presidente di Unaprol, Massimo Gargano. “Una certa parte dell’Europa, quella che ci ha già regalato mucca pazza, pollo a diossina e uova alla salmonella fa fatica- commenta il presidente del Consorzio olivicolo italiano- a comprendere come l’olio extra vergine di oliva sia un prodotto della salute e che i controlli e la trasparenza auspicati dall’Italia non servano solo ai consumatori italiani, ma sono utili ai consumatori di tutto il mondo, compresi quelli europei”.
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“Questa legge – ha incalzato Gargano – rappresenta il nuovo e per questo motivo spaventa soprattutto chi è abituato a considerare il mercato dell’olio di oliva una sorta di zona franca dove poter fare tutto e il contrario di tutto. La legge – ha poi concluso il presidente di Unaprol – innova ed inserisce un elemento di discontinuità che rompe con il passato e mette le forze dell’ordine e gli inquirenti nelle condizioni di poter operare in un clima di certezze normative”.
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