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Camera dei Deputati, passano in maniera bipartisan le mozioni sulla Pac

Passano alla Camera dei Deputati le mozioni in materia di riforma della politica agricola comune (Pac). Votate in maniera bipartisan l’esecutivo e' impegnato ''a sostenere, in sede comunitaria, strategie finalizzate a incentivare il sistema agroalimentare italiano, promuovendo investimenti finalizzati allo sviluppo della qualita' del settore agroalimentare; a fare in modo che le modifiche ai criteri di ripartizione dei fondi destinati alla politica agricola comune tengano conto di fattori fondamentali, oltre quello della superficie, come l'impatto occupazionale, il valore aggiunto e la qualita' della produzione; a promuovere, in sede comunitaria, lo sviluppo degli strumenti necessari per migliorare il raccordo ed il funzionamento delle filiere, fattore determinante per il comparto agricolo italiano, valorizzando anche l'esperienza maturata negli ultimi anni dai nostri produttori ortofrutticoli, in modo da remunerare adeguatamente la fase produttiva agricola, primo anello fondamentale di qualsiasi filiera agroalimentare''.

E’ richiesto inoltre un impegno ''a favorire, a livello comunitario, il rafforzamento delle politiche mirate allo sviluppo delle nuove generazioni di agricoltori, legandole, in particolare, all'innovazione del settore e all'introduzione di incentivi mirati a favorire la dotazione di capitali fissi e l'accesso al credito; ad investire anche a livello nazionale nello sviluppo della qualita' della produzione del settore agricolo, premiando le produzioni di pregio e valorizzando le sue potenzialita' occupazionali; a promuovere l'introduzione nella nuova politica agricola comune, anche in previsione del progressivo smantellamento dei vecchi sistemi di intervento di mercato non piu' compatibili con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio, di adeguati strumenti di gestione del rischio di mercato, a garanzia del reddito degli agricoltori; ad assumere ogni iniziativa affinche' la proposta di riforma della politica agricola comune presentata dalla Commissione europea, nella sua organizzazione in due pilastri, superi con decisione gli attuali problemi di sovrapposizione e demarcazione tra gli strumenti di intervento disponibili, la cui gestione rappresenta un inutile onere sia per la pubblica amministrazione che per gli agricoltori''.

 Soddisfazione per l'intesa raggiunta in Parlamento è stata espressa dal ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan.   “La discussione della riforma della Politica Agricola Comune (Pac) in Europa - ha detto il ministro -  è l’impegno più importante che ci attende nei prossimi mesi. Al centro ci sono temi come l’ammontare delle risorse che dovranno essere assegnate all’agricoltura italiana, il criterio di ripartizione dei fondi tra i vari Paesi e soprattutto ciò che ha a che vedere con l’effettiva possibilità per l’Italia di evitare il ridimensionamento della spesa agricola, questione che è tuttora sul tavolo del negoziato europeo.

Sono certo - ha continuato -  che un documento tecnico venga ultimato entro febbraio al fine di coinvolgere le delegazioni degli altri Stati membri e gli europarlamentari in tempo utile per poter incidere sulla proposta legislativa che verrà definita dalla Commissione all’inizio del secondo semestre del 2011. Ecco perché il prossimo 22 febbraio il Ministero ha stabilito si tenga il Forum sulla “Pac verso il 2020”, per discutere su come rispondere a questioni fondamentali quali l’alimentazione, le risorse naturali e l’uso, nonchè la tutela dei territori.

Si sappia fin d’ora - ha aggiunto -  che una sostanziale riduzione del plafond destinato alla nostra agricoltura è inaccettabile, se si considera che attualmente l’Italia, pur realizzando il 12,5% della produzione lorda vendibile ed il 17% del valore aggiunto dell’Unione, riceve soltanto il 10% della spesa agricola comunitaria a fronte di un contributo italiano al bilancio dell’Unione del 13,5% con conseguente saldo negativo, per il capitolo agricolo, del 3,5%. Tutto ciò spiega a sufficienza perché su questi temi oggi ci sia stato un consenso unanime espresso da tutte le forze presenti nella Camera dei Deputati, che in tal modo hanno rinnovato unitariamente una volontà politica che non conosce contrapposizioni o divisioni su quanto riguarda il presente e il futuro del nostro sistema agricolo. In breve, - ha concluso -  si è ripetuto quanto successo con il voto unanime sulla legge per l’etichettatura trasparente”.

in data:02/02/2011

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