Filiera Corta
Capodanno "magro" per gli italiani
La spesa media a persona per il cenone dell'ultimo dell'anno passa da 117 a 104 euro. Il costo del festeggiamento domestico è stimato tra i 20-25 euro
Roma - Sarà una fine d'anno in tono minore per gli italiani. La spesa media a persona per la cena di Capodanno passa da 117 euro a 104 euro con un – 9% rispetto allo scorso anno. A segnalarlo è un sondaggio della Confesercenti-Swg. Decisamente meglio il brindisi che si manterrà sui livelli del 2009 con 60 milioni di bottiglie di spumanti stappate secondo l'Osservatorio economico dei vini effervescenti. All’estero invece stima un “botto” italiano da 150 milioni di bottiglie con una crescita del 10%.
Confesercenti, con lo studio effettuato sulla fine d'anno fuori da casa, segnala inoltre che sono in lieve aumento coloro che dichiarano apertamente di rinunciare ai festeggiamenti perchè versano in difficoltà economiche (dal 3% del 2009 al 4%). Ma oltre quattro milioni di italiani saranno pronti a festeggiare Capodanno fuori delle mura di casa, al ristorante (il 7% del campione intervistato), in vacanza in Italia o all'estero (6%), o in discoteca (2%).
Sull'andamento di fine anno anche la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha ufficializzato la sua analisi sui consumi. Per l'organizzazione agricola gli italiani, valutando sia la cena domestica che quella fuori casa, spenderanno in media 18 euro a persona. In particolare il cenone fuori casa - fa presente la Cia - è dentro un ampia forbice che va dai 40 ai 130 euro a persona, mentre con la festa in casa è possibile contenere la spesa entro i 20-25 euro. La spesa totale per festegguiare sarà vicino ai 1,3 miliardi .
Dal punto di vista strettamente enogastronomico per Coldiretti durante le festività di fine anno verranno invece fatti sparire dalle tavole quasi cinque milioni di chili tra cotechini e zamponi che rappresentano circa il 95 per cento del totale della produzione nazionale.
La maggioranza della produzione nazionale - sottolinea la Coldiretti - è certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, riconoscibili dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell'Unione europea, ma si rileva anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali magari acquistati direttamente dagli allevatori che sono gli unici che garantiscono la presenza di carne italiana al cento per cento.
Insieme a due piatti storici è immancabile - prosegue la nota - sarà la presenza delle lenticchie chiamate a "portar fortuna" con un consumo stimato di un milione di chili anche se - conclude la Coldiretti - particolarmente ricercate sono quelle Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell'elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessano (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito