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Carne avariata in Cina: oltre cento gli arresti
Un nuovo grande scandalo alimentare scuote la Cina. La polizia cinese ha arrestato più di 110 persone sospettate di aver venduto carne proveniente da maiali ammalati. Lo rende noto il ministero della Pubblica sicurezza di Pechino in un comunicato in cui si precisa che l'operazione ha coinvolto 11 province. Secondo quanto è emerso dall'indagine, gruppi criminali acquistavano a prezzi molto bassi suini morti per malattia per produrre pancetta, prosciutto e olio. Sequestrate più di mille tonnellate di carne avariata, oltre a 48 tonnellate di olio prodotto con la stessa carne, per un valore complessivo di 16 milioni di dollari.
I responsabili avrebbero agito con la complicità di alcuni assicuratori del governo, che li avvisavano ogni volta che gli agricoltori presentavano richieste di indennizzo per le morti dei suini, permettendo così di andare a comprare l'animale a prezzi concorrenziali. Degli arrestati, 75 sono già stati incriminati, aggiunge il ministero. In Cina gli scandali alimentari sono frequenti. La scorsa estate cinque dipendenti del gruppo di Shanghai Husi, controllata della statunitense Osi, sono stati arrestati per aver rifornito di carne avariata le grandi catene di fast food, come Mc Donald's, presenti in Cina.