Filiera Corta
Carrello della spesa: prezzi in salita ad agosto
L’Istat segnala un incremento del 4,3% su base annua contro il 4% di luglio. Su base mensile crescita dello 0,4%
Roma – Nuovo rincaro ad agosto per il carrello della spesa dopo la pausa di luglio. A darne notizia è l’Istat con la diramazione delle stime preliminari. L’aumento dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4,3% su base annua, un rialzo superiore al tasso d'inflazione (3,2%) e a quanto registrato a luglio (4%).
Il tasso d'inflazione annuo ad agosto, come detto, registra un incremento, passando al 3,2% dal 3,1% di luglio. Su base mensile i prezzi sono cresciuti dello 0,4%. La spinta ai prezzi arriva dai rialzi congiunturali di carburanti e trasporti.
Prime reazioni al rapporto Istat arrivano da Confagricoltura. “Ad agosto, mentre l’indice generale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,4% rispetto a luglio (+3,2 su base annua), quello dei prodotti alimentari – dice l’organizzazione agricola - è di segno negativo (-0,1%). Se però gli alimentari lavorati crescono dello 0,1%, i prodotti agricoli diminuiscono dello 0,3
“La diminuzione su base mensile – evidenza l’organizzazione agricola – è imputabile in particolare, al ribasso dei prezzi della frutta fresca (-2,1%), dei vegetali freschi (-0,4%).”
“L’agricoltura – conclude l’organizzazione degli imprenditori agricoli - continua a dare un contributo al contenimento dell’inflazione, ma è in grandissima difficoltà per gli aumenti dei costi aziendali a partire da quelli del gasolio (+17,5% su base annua secondo i dati Istat) che incide sulla produzione e sui trasporti delle merci, per i prezzi all’origine che restano non remunerativi e per il carico fiscale”.
Sulla stessa lunghezza d'onda la Confederazione italiana agricoltori (Cia). Pesa sul rincaro - commenta l'organizzazione agricola - il “caro-ferie”, con aumenti mensili dei carburanti e dei servizi di trasporto passeggeri legati alle vacanze degli italiani. Gli alimentari in controtendenza registrano invece un calo, grazie soprattutto - continua la Cia - al ribasso congiunturale dei prezzi dei prodotti prettamente agricoli, frutta (-2,1 per cento) e verdura fresca (-0,4 per cento). Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi oggi dall’Istat.
L’agricoltura, insomma, continua - incalza la Confederazione - a dare un grosso sostegno alle famiglie impoverite dalla crisi -osserva la Cia- e questo nonostante le difficoltà del settore, che sta scontando pesantemente gli effetti della siccità sui campi con danni stimati per 1,2 miliardi di euro tra i “tagli” fino al 40 per cento dei raccolti e gli aumenti dei costi produttivi per irrigazione e bolletta energetica.
Nonostante il contributo del settore, però, il carrello della spesa torna molto “caldo”. Finora -ricorda la Cia- l’aggravio sulla busta della spesa alimentare dei rialzi dei carburanti ha già superato le 20 euro al mese a famiglia, considerando che il costo del trasporto incide sul prezzo finale di cibo e bevande per il 35-40 per cento e che in Italia quasi il 90 per cento dei prodotti agroalimentari viaggia su strada per arrivare dai campi alla tavola.
In controtendenza rispetto all’andamento generale dell’inflazione scendono i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande che invertono - dice incece Coldiretti - la rotta e si riducono ad agosto dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente per effetto della crisi che ha provocato un contenimento dei consumi anche per i beni essenziali come gli alimentari.
A spingere verso la contrazione dei prezzi degli alimentari ad agosto su base mensile sono state tra l'altro - sottolinea la Coldiretti - le diminuzioni dei prezzi al consumo della frutta (-2,6 per cento) e dei vegetali freschi (-0,4 per cento). Si tratta anche dell’effetto di un drastico calo nei consumi nel 2012 che riguarda anche l’alimentazione con una riduzione stimata tra l’uno e il due per cento negli acquisti in quantità. Per tagliare sulla spesa - precisa la Coldiretti - sono costretti a fare lo slalom tra gli sconti ben il 62 per cento degli italiani che vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati piu’ che in passato mentre circa la metà dei consumatori (49 per cento) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi piu’ convenienti. Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’aumento di quanti acquistano prodotti locali (40 per cento) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50 per cento) magari senza intermediazione con un balzo record del 23 per cento nel primo semestre del 2012 degli acquisti fatti direttamente dal produttore, resi possibili dalla rete degli agricoltori di Campagna Amica dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani. l risultato è che nonostante gli impegni della vita moderna per la prima volta rispetto al passato - conclude la Coldiretti - si inverte la tendenza con il 57 per cento degli italiani che dedica piu’ tempo a fare la spesa secondo l’analisi Coldiretti/Swg.
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