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Castagne italiane, raccolto stimato in crescita del 20%
E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato sulla raccolta del frutto simbolo dell’autunno dalla Coldiretti che stima una produzione nazionale intorno ai 45 milioni di chilogrammi
Roma- Tornano le castagne italiane con un raccolto stimato in crescita del 20% rispetto allo scorso anno anche se inferiore alle attese per effetto della siccità estiva. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato sulla raccolta del frutto simbolo dell’autunno dalla Coldiretti che stima una produzione nazionale intorno ai 45 milioni di chilogrammi, in crescita per volumi ma anche per qualità, arrivando vicino ai valori di dieci anni fa.
Si resta tuttavia ancora lontani – sottolinea la Coldiretti – dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basta ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, mentre dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili. La situazione – sottolinea la Coldiretti – è in realtà differenziata lungo la Penisola, con il potenziale produttivo in ripresa, nonostante la forte siccità che ha interessato le aree produttive. Dall’analisi dei ricci emerge una ridotta pezzatura dei frutti, ma le castagne – precisa la Coldiretti – sono di elevata qualità, molto dolci e sane.
Il rischio però è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Turchia, Grecia, Portogallo e dalla Spagna, considerato che le importazioni nel 2021 sono risultate pari a ben 22,4 milioni di chili di castagne, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori