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Filiera Corta

Cenone di Natale e Capodanno: quanto si spende? A rispondere è Altroconsumo

La buona notizia è che non ci sono aumenti consistenti rispetto al 2024. Quella meno buona è che per lo stesso prodotto c’è un’ampia variabilità di prezzo

Roma- Dal salmone alle lenticchie, dal panettone ai fichi secchi, fino al cotechino e allo spumante per il brindisi di San Silvestro: tutte pietanze che per il classico menu delle feste (Natale e Capodanno) non possono mancare sulle nostre tavole. Altroconsumo è andato a curiosare tra gli scaffali di 12 catene di supermercati, ipermercati e discount di Milano e Roma per capire cosa offrono le insegne della grande distribuzione, i prezzi di questi prodotti che si consumano tipicamente in questo periodo e le variazioni di costo rispetto allo scorso anno. Ecco allora tutti i dettagli della nostra indagine e alcuni consigli utili su come risparmiare e non sprecare se scegli di passare a tavola con parenti e amici questo Natale 2025 o la sera del 31 dicembre.

Le lenticchie secche possono costare da 2,06 a 21,92 euro al chilo. E anche sul salmone affumicato la variabilità resta altissima: si passa da 16,80 fino a 91,80 euro al chilo.  Rispetto al 2024 i prezzi non registrano aumenti considerevoli per le principali categorie di prodotti selezionate per l' indagine: parliamo, nella maggior parte dei casi, di scostamenti contenuti (nell’ordine del 3 o 4 %, ovvero di qualche decina di centesimi al chilo o al litro). Fa eccezione “in positivo” il salmone affumicato, che in media costa meno dello scorso anno. Le lenticchie secche, invece sono il prodotto che ha fatto registrare l'aumento maggiore (anche se pur sempre contenuto: + 6,13%

Il cotechino e lo zampone hanno un prezzo al chilo abbastanza simile, ma le versioni già affettate (confezioni più piccole, spesso da 150-200 g) fanno lievitare il prezzo: meglio acquistare il prodotto intero e, se è troppo, congelare quello che avanza.

Le lenticchie restano uno dei prodotti su cui si può risparmiare di più, ma bisogna guardare bene cosa si sta confrontando. Tra le lenticchie secche troviamo una forbice enorme: si va da 2,06 €/kg fino a 21,92 €/kg, con le linee prestige/bio che in media costano quasi il doppio della linea base (11,56 contro 5,40 €/kg). In genere, se vuoi spendere meno, la scelta più efficace è restare su prodotti “base” e controllare sempre il prezzo al chilo.

Le lenticchie in barattolo sono più comode, ma non sempre più convenienti: il prezzo medio è 5,84 €/kg (minimo 2,04 €/kg, massimo 13,59 €/kg). Qui però il vero punto è un altro: per capire quanto stai pagando davvero, devi verificare il peso sgocciolato indicato in etichetta, perché può cambiare parecchio da un prodotto all’altro e far salire il costo reale al chilo.

Se a una prima occhiata il prezzo al chilo delle lenticchie secche sembra più alto di quello in barattolo, bisogna anche considerare che 100 grammi di quelle secche corrispondono a più del doppio di quelle in barattolo. Se vogliamo stare attenti al portafoglio, conviene quindi acquistare le lenticchie secche: quelle in barattolo costano di fatto il 96% in più di quelle secche (ovvero quasi il doppio).

Salmone affumicato: importante confrontare il prezzo al chilo

Il norvegese costa mediamente meno, ma questo non significa che sia sempre “conveniente”: i prezzi massimi arrivano a livelli molto simili tra le tipologie. Morale: qui più che altrove, confrontare il prezzo al chilo fa davvero la differenza.

Ananas: intera conviene (e la “pronta” fa salire il prezzo)

L’ananas è l’esempio perfetto di prodotto in cui la comodità si paga cara. In media, l’ananas intera costa 2,10 €/kg (con prezzi che vanno da 1,38 a 2,58 €/kg), mentre l’ananas pronta da mangiare arriva a 11,80 €/kg in media (da 2,35 fino a 16,40 €/kg). Anche considerando gli scarti, nella maggior parte dei casi conviene l’ananas intera: costa molto meno al chilo e ti evita anche la vaschetta e la plastica aggiuntiva tipiche delle versioni già pronte.

Fichi e datteri: occhio alle versioni “premium” e quelle ricoperte

Se si vuole chiudere il pasto con frutta secca o essiccata, anche qui la regola è semplice: attenzione alle “varianti”, perché sono quelle che fanno salire il conto. Nei datteri, i più economici sono in genere i deglet nour (7,16 €/kg in media), mentre i medjoul salgono a 20,66 €/kg (ma sono qualitativamente differenti) e le versioni ricoperte/farcite arrivano a 21,93 €/kg di media.

Nei fichi secchi il prezzo medio è ancora più alto (20,30 €/kg): i “solo fichi” costano 19,20 €/kg, mentre le versioni ricoperte o farcite salgono a 24,35 €/kg. In pratica, se l’obiettivo è risparmiare, meglio restare sulle versioni semplici e confrontare sempre il prezzo al chilo (soprattutto perché i formati possono essere molto diversi).

Pandoro e panettone: le offerte fanno la differenza

Su panettone e pandoro il prezzo medio è simile, ma la forbice resta importante. Il panettone si attesta in media su 9,23 €/kg, con prezzi che vanno da 4,49 a 17,90 €/kg. Il pandoro costa mediamente un po’ di più (9,74 €/kg), con un minimo di 5,29 e un massimo che arriva fino a 20,90 €/kg.

Il consiglio più efficace qui è sfruttare le promozioni, molto frequenti sotto le feste, ma vi consigliamo comunque attenzione: non sempre sono affidabili, cercate sempre di confrontare più supermercati. Valutare anche i prodotti a marchio del distributore: spesso sono quelli che permettono di tenere il budget sotto controllo senza rinunciare alla qualità "da ricorrenza".

Se è pur vero che rispetto allo scorso anno non ci sono stati vistosi aumenti (alcuni come Motta sono diminuiti, altri sono aumentati), guardando al medio periodo emerge un segnale chiaro: negli ultimi cinque anni (2021-2025) i prezzi al chilo dei grandi classici sono aumentati, anche se con intensità diverse a seconda della marca e del prodotto. Per fare qualche esempio concreto, il Panettone classico Bauli è passato da 5,75 €/kg nel 2021 a 7,74 €/kg nel 2025 (+35%), mentre Il panettone milanese Tre Marie è salito da 10,65 a 14,67 €/kg (+38%). Sul fronte delle insegne, anche un prodotto “da supermercato” come il Panettone classico Coop mostra un rialzo anche se più contenuto: da 5,12 a 6,09 €/kg (+19%, comunque meno di 1 euro al chilo in 4 anni).

Per il pandoro la tendenza è simile, ma con differenze ancora più marcate: si va ad esempio dal pandoro magnifico Tre Marie passato da 11,73 a 14,06 €/kg (+20%), al pandoro di Verona Paluani rincarato da 4,73 a 10,72 €/kg (+127%). 

In sintesi: per risparmiare oggi tenete d’occhio il prezzo al chilo (oltre alle linee classiche che pesano quasi tutte 1 kg, esistono varianti premium che possono avere pesi leggermente inferiori) e confrontate marche e punti vendita

 

in data:22/12/2025

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