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Chance Unesco per le Colline del Prosecco
Il dossier a sostegno della candidatura- spiega il presidente del Veneto Luca Zaia- verrà ultimato entro la fine dell'anno e sarà presentato nei primi mesi del 2017
Roma- Dopo il Chianti, il Prosecco. E l’en plein non è da escludere visti i candidati. Insomma In Italia c’è voglia proteggere e valorizzare al meglio i propri gioielli di famiglia candidandoli a Patrimonio dell’Unesco. E’ infatti di queste ore, a distanza di pochi giorni da quella del vino toscano, l’ufficializzazione della candidatura delle Colline del Prosecco. L’annuncio è stato fatto dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia presentando un protocollo d’intesa tra l’amministrazione regionale e 28 Comuni dell'area compresa tra Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso.
“L’accordo- spiega Zaia- è un importante passo avanti in un percorso iniziato oltre sei anni fa. Il dossier a sostegno della candidatura verrà ultimato entro la fine dell'anno e sarà presentato a Unesco nei primi mesi del 2017. La chiusura dell'iter richiederà poi, nel migliore dei casi almeno tre anni La candidatura- conclude il presidente- non e' del Prosecco, precisa, ma di territorio e sapienza dell'uomo". Dello stesso avviso Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore. E’ una candidatura culturale- dice Nardi. Il nostro obiettivo- aggiunge- è valorizzare quello che le generazioni passate hanno fatto per consegnarlo alle generazioni future, assicurando che la tutela sarà dinamica e che quindi non mettiamo i territori sotto una campana di vetro".
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