Filiera Corta
Cibi sani e corretti, la metà degli italiani non rispetta la composizione del menù
Da un'indagine Gfk Eurisko emerge che solo il 15% introduce della dieta giornaliera frutta e verdura, mentre il 70% circa degli intervistati ritiene di non dover aumentare la quantità
Roma- Piu' di 7 italiani su 10, 8 nella fascia over 50, reputano di seguire un'alimentazione sana ed equilibrata e oltre l'80% dichiara di aver adottato almeno un comportamento salutistico nell'ultimo anno, ponendo, in particolare, attenzione al cibo: oltre il 50% si impegna a mangiare in modo vario ed equilibrato, mentre il 66 % - quota che sale al 73% nella popolazione over 50 - cerca di evitare gli eccessi piu' rischiosi per la salute, per esempio riducendo zuccheri, sale, grassi o alcool. E' quanto emerge da un'indagine Gfk Eurisko.
Dalle interviste sugli alimenti consumati nelle 24 ore precedenti risulta che se e' vero che la quasi totalita' del campione mangia cibi sani e corretti, la maggioranza non riesce pero' a rispettare, attraverso la composizione del menu' quotidiano, le dosi raccomandate necessarie ad assicurare all'organismo l'assunzione di tutti quei nutrienti essenziali per la promozione della salute e del benessere. Frutta e verdura, ricche di vitamine e minerali, non mancano quasi mai dalla tavola degli italiani, ma il loro consumo si attesta, nella maggior parte dei casi, su quantitativi minimi e spesso non sufficienti: solo il 15% circa della popolazione riesce, infatti, a introdurre nella propria dieta giornaliera il corretto apporto consigliato dall'Oms, pari ad almeno 5 porzioni, mentre il consumo medio e' limitato a circa 3 porzioni. E, dato ancor piu' preoccupante, esiste una scarsissima consapevolezza che queste abitudini alimentari siano inadeguate rispetto al fabbisogno nutrizionale: il 70% circa degli intervistati ritiene di non dover aumentare la quantita' di frutta e verdura assunta giornalmente perche' la ritiene gia' sufficiente, quasi 7 italiani su 10 non sono a conoscenza di quale sia il consumo di frutta e verdura raccomandato e, tra coloro che dichiarano di conoscerlo, solo poco piu' del 10% indica correttamente le 5 porzioni. Questo basso livello di percezione di un possibile problema di carenza, trova un riflesso anche nei dati di consumo degli integratori alimentari. Ben 7 italiani su 10 dichiarano di non averli utilizzati nell'arco degli ultimi 12 mesi e oltre il 60% di questi indica, tra le motivazioni del mancato consumo, di non ritenersi a rischio di deficit nutrizionali Dietro questa fotografia, potrebbe dunque profilarsi un problema di sub-carenze