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L'indirizzo

Clotilde, laziale nel Dna con principi Slow Food

Il ristorante, dal design anni '50 e ’60, propone piatti semplici ma dalla rivisitazione contemporanea a forte connotazione regionale. La cucina è guidata dallo chef Giorgio Baldari

Roma- Non si può sbagliare. Quando si parla di cucina laziale viene subito in mente Clotilde Tradizione & Spirtits (Piazza Cardelli, 5/A , 5/B), nuovo indirizzo gourmet della Capitale dove è possibile trovare  con una sicurezza del 100 per cento i sapori delle province del territorio regionale attraverso una proposta di piatti semplici ma dalla rivisitazione contemporanea in un contesto di arredi e illuminazione dal design anni '50 e ’60. Il ristorante, che prende il nome dalla mamma di Clemente Quaglia, titolare di Clotilde ed ex proprietario a Roma del locale Clemente alla Maddalena, è a due passi da Piazza Navona  e dall’Ara Pacis e si trova tra il Pantheon e Piazza di Spagna, insomma nel centro della bellezza storico-culturale e artistica della città alla quale il menù proposto non è da meno.

Clotilde, con una formula dunque che garantisce un gioco di epoche storiche con i colori classici del giallo senape, del blu cobalto, del celeste carta da zucchero del velluto e con la pelle scelta per divani e le poltrone unite al ferro del bancone bar e alla “tenda” metallica che separa la zona ristorante dal bar, presenta in carta, sotto la guida dello Chef Giorgio Baldari,  piatti rispettosi dei principi di Slow Food. Tra le delizie proposte si può scegliere, sia per pranzo che per cena, Tre polpette di una volta (di manzo al pomodoro, di vitello alla picchiapo', di agnello con carciofi), Fondente di steccata di Morolo con broccoletti ripassati e salsiccia, Schiacciata di patate ed erbe di campo al formaggio conciato e guanciale di suino nero, Ravioli di coda nella sua salsa con pomodoro, pecorino e sedano croccante, Paccheri con fagioli, cozze e cotica soffiata al pecorino, Costolette di agnello panate e fritte con salsa di cacio, limone e uova, Polpo alla griglia con peperone crusco e patate all'olio di frantoio.

Divertente e interessante anche la zona cocktail che si trova all’ingresso del locale e che è  caratterizzata da un grande bancone con alti sgabelli e comode poltrone e pouf utili a sorseggiare qualche drink come Daiquiri, Kir Royal, Bloody Mary da accompagnare con piccoli assaggi della cucina come i mini hamburger con chip o il tris di Suppli (mozzarella e pomodoro, cacio e pepe, vegetariano).

 

Gianluca Pacella

in data:17/07/2017

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