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Con oltre 14 miliardi di piatti la pasta mantiene la leadership sul mercato mondiale

L’Italia si conferma al primo posto nei consumi con più di 25 chilogrammi pro-capite, seguita da Tunisia (16 kg), Venezuela (12,2 kg), Grecia (11,5 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Cile (8,4 kg) e Argentina (8,3 kg). Il 24 ottobre si celebra il World Pasta Day

Roma- La pasta prodotto simbolo del Made in Italy mantiene la leadership sul mercato mondiale. A testimoniare il grado di consenso sono i dati resi noti in occasione del World Pasta Day 2014, che si svolgerà il 24 ottobre a Buenos Aires, in Argentina. Gli studiosi di mercato segnalano infatti che con la Pasta prodotta nel mondo nell’anno 2013, sono stati creati 14 miliardi e 278 milioni di piatti.

Un vero e proprio plebiscito, dimostrato anche dai dati dell’indagine “Gli Italiani e la Pasta” condotta da Doxa, secondo la quale quasi la totalità degli italiani ama la pasta e ben il 44% di loro la consuma quotidianamente. Parliamo, quindi, di circa 26 milioni di nostri connazionali che tutti i giorni portano sulla tavola un bel piatto di pasta fumante per tutta la famiglia. Una tradizione, quindi, che resiste nonostante i cambiamenti della società, dei consumi e dei costumi. La pasta rappresenta, infatti, ancora il momento di convivialità e socialità per eccellenza ed è consumata non solo fra le quattro mura domestiche ma anche fuori: il 46% degli intervistati la mangia solo in casa, ma sono ancor di più (50%)coloro che la mangiano sia in casa che fuori.

Ma chi sono gli “Heavy users” di pasta,
ovvero quel 69% di italiani che la consumano almeno 4 giorni alla settimana? Per una volta si può proprio parlare di un alimento veramente trasversale in quanto piace davvero a tutti gli italiani, di ogni fascia d’età, uomini e donne, di ogni parte d’Italia, con percentuali che differiscono di pochissimo –solo qualche lieve accentuazione al Centro/Sud Italia e nella fascia socio-economica inferiore della popolazione.

Gli italiani confermano, infine, di avere ben recepito e immagazzinato i consigli delle tante campagne di educazione alimentare degli ultimi anni sull’importanza della dieta mediterranea e, in particolare, della pasta: la porzione media, infatti, portata in tavola dagli italiani è leggermente inferiore ai 90 grammi, perfettamente in linea con quanto consigliato dai nutrizionisti.


I NUMERI DEL MERCATO DELLA PASTA: OLTRE 14.2 MILIONI DI TONNELLATE PRODOTTE NEL MONDO DI CUI OLTRE 3,4 MILIONI IN ITALIA


L’importanza del World Pasta Day si riflette anche nei numeri: il mercato della pasta è infatti sempre più globale, visto che nel mondo si producono ormai più di 14 milioni di tonnellate di pasta. Il World Pasta Day è un evento promosso dall’Ipo - International Pasta Organisation (www.internationalpasta.org), sorta di “Onu della pasta” che, sin dalla sua fondazione, nel 2005, si propone di promuovere il consumo di pasta nel mondo e diffonderne la cultura, in collaborazione con Aidepi, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane

L’industria italiana della pastificazione mantiene il primato per produzione, potenzialità produttiva istallata, consumo nazionale, consumo pro-capite ed export. La produzione nazionale di Pasta nel 2013 ha superato i 3,4 milioni di tonnellate di prodotto, con una crescita del + 2,3% rispetto all’anno precedente, per un valore di oltre 4,6 miliardi di euro.
Nel 2013 sono state esportate 1.901.354 tonnellate di Pasta con un incremento dell’5,4% sul 2012; mentre a valore l’export ha portato alle aziende produttrici italiane oltre 2 miliardi di euro, con un incremento del 3,9%.

“Grazie alla capacità imprenditoriale dei produttori italiani, sia grandi che piccoli, e nonostante le consuete difficoltà di sistema all’esportazione aggravate dalla delicata situazione politica con la Russia, la Pasta ha confermato la propria vocazione di prodotto di eccellenza italiana all’estero” sottolinea Riccardo Felicetti, Presidente dei Pastai italiani di Aidepi e nuovo Presidente Ipo.

Se l’Unione europea - soprattutto grazie al ruolo dell’Italia – copre una quota pari al 35,7% della produzione mondiale, il resto viene prodotto per il 16,3 nel resto dei Paesi europei, per il 21 % in Centro-Sud America, Nord America 15,2%, Africa 5,6%, Medio Oriente 4,1%, Asia 1,7% ed infine l’Australia 0,4%. Nella classifica mondiale dei consumi, l’Italia si conferma al primo posto con oltre 25 chilogrammi pro-capite, seguita da Tunisia (16 kg), Venezuela (12,2 kg), Grecia (11,5 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Cile (8,4 kg) e Argentina (8,3 kg).

in data:23/10/2014

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