Filiera Corta
Consumi, nel piatto degli italiani la carne non può mancare
In 150 anni di storia della Repubblica l'aumento medio per decennio è tra il 20 e il 50%
Roma – Il consumo di carne in Italia è aumentato in media per decennio del 20-50% insieme a frutta fresca e pomodori. A sostenerlo è stata Aida Turrini, ricercatrice Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), in occasione dell'incontro 'L'orto e la tavola, storia e cultura nell'alimentazione italiana' promosso da Inea (Istituto nazionale di economia agraria) alla Citta' del gusto.
In particolare ha sostenuto la ricercatrice in 150 anni di Repubblica italiana abbiamo assistito ad un calo dei consumi degli alimenti che rappresentavano derrate alimentari come il risone, segale e orzo, granturco, legumi secchi, frutta secca, il vino e le carni ovine e caprine, per orientarsi verso una dieta che ha visto fortemente aumentare gli ortaggi a partire dal decennio 1961-70 quando si riscopre la dieta mediterranea''. Riguardo al resto degli alimenti – a parte la birra che ha uno sviluppo fortissimo soprattutto dagli anni '70, gli altri alimenti animali (pesce, latte e formaggi e carne suina) e altri come caffe' e zucchero dagli anni '50 in poi registrano un aumento che supera il tasso medio decennale del 50% e oltre.