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Filiera Corta

Consumi, tramonta la colazione al bar

Sono sempre di più - sostiene Coldiretti- gli italiani che scelgono di farla a casa aumentando gli acquisti di fette biscottate (+5,9 per cento), caffè macinato (+3,3 per cento), miele (+1,9 per cento) e marmellate (+0,9 per cento)

Roma - Gli italiani dicono addio alla tradizionale colazione al bar. Lo studio “La crisi taglia la spesa degli italiani” realizzato da Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi nove mesi del 2012 elaborati da Coop Italia e presentato nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio, certifica infatti che sono sempre di più gli italiani che scelgono di farla a casa aumentando gli acquisti di fette biscottate (+5,9 per cento), caffè macinato (+3,3 per cento), miele (+1,9 per cento) e marmellate (+0,9 per cento).

Una tendenza che - sottolinea la Coldiretti - riguarda anche i pranzi e le cene sempre piu’ spesso preparate in casa e che fa crescere i consumi di olio di oliva (+6,8 per cento), ma anche di vini tipici (+1,5 per cento) a conferma della tendenza a trascorrere piu’ spesso momenti conviviali a casa. “L’attenzione alla cucina e alla qualità dell’alimentazione trova riscontro nel boom degli acquisti di prodotti locali a chilometri zero direttamente dagli agricoltori che garantiscono una maggiore freschezza e genuinità delle ricette”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di “una formula di successo che garantisce la migliore qualità al giusto prezzo perché si tagliano le intermediazioni e si accorcia la filiera.

Ma la spending review a tavola taglia anche gli stravizi alimentari delle famiglie italiane con una tendenza al risparmio che colpisce grandi e piccoli come dimostra il taglio in quantità degli acquisti che varia dal -7 per cento delle caramelle al -3,4 per cento per il cioccolato. Ad essere ridotti in quantità sono – conclude la Coldiretti - anche le bibite (-2,2 per cento), la pasticceria industriale (-3,8 per cento) e i dessert (-12,1 per cento).

in data:20/10/2012

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