Filiera Corta
Consumo di pollo sempre al top. Nei gusti degli italiani è il preferito
Il consumo pro-capite è salito a 15,48 Kg pro-capite, in aumento dello 0,7% rispetto alla soglia dei 15,33 Kg raggiunta l’anno precedente
Roma- Al pollo gli italiani non rinunciano. La passione è certificata da Unione nazionale delle filiere della carni e delle uova (Unaitalia). Nel 2017- secondo i dati ufficializzati- il consumo pro-capite di questa carne è salito a 15,48 Kg pro-capite, in aumento dello 0,7% rispetto alla soglia dei 15,33 Kg raggiunta l’anno precedente. In leggero calo invece il consumo delle altre specie avicole: nel 2017, infatti, sono stati consumati complessivamente 20,92 Kg di carni bianche pro-capite, dato sostanzialmente stabile con le performance raggiunte nel 2016, quando i consumi avevano raggiunto la soglia dei 21,01 Kg.
La produzione di carni avicole nel Paese è stata invece pari a 1.354.000 tonnellate, in diminuzione rispetto al 2016 (-2,5%). Il calo di produzione ha riguardato sia la carne di pollo (970.000 tonnellate, -1,1%) sia, in maniera più consistente, quella di tacchino che, con 309.000 tonnellate, ha fatto segnare un -6,6% tornando ai livelli di produzione 2015. Complessivamente nel 2017 il fatturato del settore avicolo è stato pari a 5.850 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 5.450 milioni del 2016. I dati diffusi da Unaitalia mostrano anche i livelli di autoapprovvigionamento del settore avicolo: in Italia infatti viene prodotto il 103,6% delle carni di pollo consumate, e addirittura il 121,3% di quelle di tacchino, a conferma di un settore completamente autosufficiente, a garanzia della provenienza e della qualità del prodotto che viene portato a tavola.
Il comparto uova da consumo ha registrato una diminuzione della produzione: le uova da consumo prodotte nel 2017 sono state 12 miliardi e 600 milioni (-2,3%). Per soddisfare la richiesta interna si è reso necessario ricorrere alle importazioni, che sono aumentate di circa il 19% rispetto al 2016 (dati Istat). Considerando il saldo tra import ed export, sul territorio italiano sono state consumate 13 miliardi e 34 milioni di uova (il dato comprende sia le uova in guscio consumate dalle famiglie, sia quelle utilizzate per le produzioni di pasta, dolci e altri alimenti).
La quota maggiore di consumo spetta alle famiglie, con 146 uova consumate in media per persona nel 2017. L’industria e l’artigianato, da parte loro, hanno assorbito circa 4,2 miliardi di uova (32% circa delle quantità disponibili), di cui il 76% sotto forma di uova pastorizzate e il 24% di uova in guscio. In totale, il consumo di uova attraverso pasta, dolci e preparazioni alimentari varie è stato di 69 uova per abitante.