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Consumo giornaliero di extravergine per 9 famiglie italiane su 10

I consumi mondiali di olio d’oliva 2020 salgono a 3,1 miliardi di chili. In Italia prevista una campagna in calo del 22%

Roma-  In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni, con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative. Lo rileva Coldiretti nell'insieme di un'analisi su dati del Consiglio oleico internazionale (Coi) diffusa in occasione del via alla raccolta delle olive in Italia. Dal report dell'organizzazione agricola emerge che è record storico nel 2020 per i consumi mondiali di olio d’oliva che salgono a 3,1 miliardi di chili, "praticamente raddoppiati nell’arco degli ultimi trent’anni".

Viene segnalato che la metà di tutto l’olio consumato nel mondo si usa nei Paesi dell’Unione europea con la vetta della classifica conquistata dall’Italia con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili. Ma sul podio – sottolinea la Coldiretti – salgono a sorpresa anche gli Stati Uniti con un consumo di ben 320 milioni di chili. La crescita dell’olio d’oliva sulle tavole di tutto il mondo – continua la Coldiretti – è avvenuta in modo vorticoso nell’ambito di una generazione anche in altri importanti Paesi a partire dal Giappone dove i consumi hanno raggiunto i 55 milioni di chili, mentre in Gran Bretagna si è arrivati fino a 65 milioni di chili e in Germania a 60 milioni di chili. Una rivoluzione nella dieta delle famiglie si è verificata anche in Paesi come il Brasile (68 milioni di chili) e la Russia (20 milioni di chili). Le esportazioni di olio d’oliva tricolorem nell’arco di trent’anni, sono aumentate del 128%, con una ulteriore crescita nei primi sei mesi del 2020 pari al 26%.

La nuova campagna olearia in Italia, anticipata per la maturazione precoce delle olive causa alte temperature, è data in calo del 22% con una produzione di circa 287 milioni di chili rispetto ai 366 milioni di chili della campagna precedente. A livello mondiale il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) – rileva Coldiretti - stima una produzione complessiva di poco più di 3 miliardi di chili, in leggero calo nel confronto con la campagna precedente. Ma se si guarda ai principali concorrenti dell’Italia, la situazione è variegata con la Spagna che dovrebbe produrre tra 1,4 e 1,5 miliardi di chili di olio d’oliva, in aumento rispetto agli 1,25 miliardi dello scorso anno, mentre la Grecia si collocherebbe sui 200 milioni di chili, in calo rispetto ai 300 mln di chili del 2019. In calo anche la produzione in Tunisia.

 

 

 

in data:19/09/2020

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