Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Agronews » Coronavirus: bar, ristoranti e pub, ecco i Paesi che li hanno chiusi

Agronews

Coronavirus: bar, ristoranti e pub, ecco i Paesi che li hanno chiusi

I Governi degli Stati non hanno reagito tutti allo stesso modo al Covid-19, ma ora le misure drastiche necessarie a limitare la diffusione del virus si stanno diffondendo un po' dappertutto

Roma-  Non tutti i governi del mondo hanno reagito allo stesso modo all'emergenza coronavirus, ma ora le misure drastiche necessarie a limitare la diffusione del virus si stanno diffondendo un po' dappertutto. In questo articolo  ricordiamo la situazione a livello nazionale dei diversi Paesi. Londra, per bar, ristoranti e pub, si adegua e chiude tutto dal 21 marzo. Da giorni, ormai, gli italiani sono abituati a rinunciare alle proprie abitudini, come il caffe' al bar o a una cena fuori:tutti questi esercizi infatti sono chiusi. Anche in Spagna e' arrivato lo stop agli aperitivi, o per meglio dire alle tapas: il governo, con il decreto con il quale ha dichiarato lo stato di emergenza, ha ordinato la chiusura per quindici giorni dei locali che somministrano cibo. 

Allo stesso modo anche in Francia sono chiusi ristoranti, bar, e tutti gli esercizi che non rientrano tra quelli che forniscono beni di prima necessita'. La Germania  e' un passo indietro: bar e ristoranti possono rimanere aperti, ma soltanto fino alle 18 (una misura simile a quella in vigore in Italia prima della serrata totale). Diverso il caso della Baviera, dove dal 21 marzo scattera' la serrata: e' il primo Lander tedesco a farlo.

Misure simili sono in vigore in Saarland, al confine con il Lussemburgo, in Baden-Wurttemberg (nel sud), in Assia (lo stato di Francoforte) e in Renania-Palatinato (nel sud-ovest) dove i ristoranti hanno abbassato la serranda tra il 20 e il 21 marzo.
Dal 21 marzo, anche il Regno Unito, come detto,  si e' adeguato alle decisioni del resto del continente: pub, ristoranti e cafe' sono chiusi, cosi' come teatri, palestre e cinema. A tutti i dipendenti di queste attivita', ha spiegato il cancelliere Rishi Sunak, lo stato paghera' l'80% degli stipendi fino a un massimo di 2.500 sterline. Ma ci sono volute settimane per prendere questa decisione: in precedenza Downing Street aveva optato per lasciare ai singoli esercenti la decisione sulle aperture, una mossa che aveva suscitato polemiche: il critico culinario Jay Rayner aveva per esempio bollato la decisione del governo come "incredibilmente incosciente", perche' in quel modo i proprietari non avevano possibilita' di far ricorso ad assicurazioni o ammortizzatori sociali in caso di chiusure.
Negli Stati Uniti, i governatori di una mezza dozzina di stati hanno gia' optato per ordinare la chiusura di ristoranti e bar: tra questi ci sono New York, California e Massachusetts e Washington.

in data:21/03/2020

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno