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Coronavirus: ordini commerciali in picchiata. Maggiori perdite per alimentare
Diminuzioni del 30/40%, A rilevarlo è la la Fiarc, federazione degli agenti e dei rappresentanti di commercio di Confesercenti, che chiede interventi urgenti per il settore
Roma- Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus gli ordini commerciali sono diminuiti del 30/40% con punte piu' alte in alcuni settori come quello alimentare. Lo rivela la Fiarc, la federazione degli agenti e dei rappresentanti di commercio di Confesercenti, che chiede interventi urgenti per il settore. "Anche noi - dice Antonino Marciano', presidente nazionale di Fiarc - stiamo subendo le conseguenze negative dell'emergenza Coronavirus: i taccuini per gli ordini dei colleghi rimangono desolatamente vuoti. I nostri clienti sono le aziende e i negozi: se l'economia rallenta e i consumi diminuiscono, e' inevitabile che anche gli ordini non si facciano o vengano rimandati".
Questo settore economico - prosegue Marciano' - costituito da microimprese in gran parte ditte individuali trae la propria sostenibilita' economica dalle entrate correnti costituite dalle provvigioni mensili. E' necessario intervenire sulla sostenibilita' economica e finanziaria nel breve periodo in attesa che il 'sistema Italia' riparta". "Un primo e necessario intervento - conclude - puo' vedere protagoniste le parti sociali e la Fondazione Enasarco nel 'liberare' fondi del Firr attraverso mirate 'anticipazioni' del Fondo coerenti con la sostenibilita' finanziaria della Fondazione e le necessita' di breve periodo degli agenti a cui afferisce lo specifico accantonamento".