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Coronavirus: ristoratore italiano ad Antigua senza soldi e medicine, chiede aiuto a Di Maio
"Sono bloccato ad Antigua senza soldi e medicine, qualcuno mi aiuti". E' il grido di allarme di Gerlando Cappello, ristoratore di Favara, in provincia di Agrigento, che non riesce a rientrare in Italia dopo un viaggio di lavoro all'isola dei Caraibi dove era volato da diversi mesi. Nei giorni scorsi, a causa dell'emergenza Coronavirus, gli sono stati cancellati diversi voli. "Ho provato a partire per il Canada - ha detto - sfruttando una coincidenza, ma non accettano passaporti italiani. Ho anche scritto al ministro Di Maio, io non so piu' cosa fare". Cappello racconta di aver chiesto aiuto al consolato italiano che gli ha risposto di non potere, al momento, risolvere la questione. Il ristoratore lancia un appello a tutte le autorita' perche' ha necessita' di prendere farmaci, sta esaurendo i soldi e a breve non avra' neppure un alloggio visto che l'hotel dove dimora fra pochi giorni chiudera'.
"Anche mia moglie e i miei figli - ribadisce - hanno bisogno di me". Cappello ha scritto pure sulla pagina facebook di Di Maio. "La mia famiglia - afferma, rivolgendosi al ministro degli Esteri - non ha piu' risorse economiche per tirare avanti. Io non chiedo null'altro che tornare in Italia, voglio solo provvedere alla mia famiglia come ho sempre fatto, ma sono isolato dal mondo e nessuno mi da' speranze come se il problema fosse solo mio". Cappello ricorda infatti che, nell'isola dei Caraibi, ci sarebbero altri 300 italiani. "Vi prego - conclude nel post a Di Maio - anche se io fossi l'unica persona da recuperare non scordatevi di me, sto passando l'inferno in un posto in cui nessuno si preoccupera' mai di un italiano".