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Corte Ue, il marchio Mafia non può essere utilizzato per i ristoranti
Il marchio 'mafia' non puo' essere utilizzato come brand per dei ristoranti. A deciderlo è la Corte dell'Unione europea, secondo cui "tale marchio e' di natura tale da scioccare o offendere non solo le vittime di detta organizzazione criminale e le loro famiglie, ma anche chiunque, nel territorio dell'Unione, si trovi di fronte il marchio e abbia un normale grado di sensibilita' e tolleranza". Secondo la sentenza della Corte, il marchio deve esser dunque dichiarato "nullo". La decisione della Corte arriva dopo che nel 2006 la societa' spagnola La Honorable Hermandad (alla quale e' succeduta La mafia Franchises) ha chiesto all'Ufficio dell'Unione europea per la proprieta' intellettuale (Euipo) di registrare il marchio 'La mafia se sienta a la mesa' in particolare per i servizi di ristorazione.
Nel 2015 l'Italia ha depositato presso l'Euipo una domanda volta a far dichiarare nullo tale marchio, sostenendo che esso era contrario all'ordine pubblico e al buon costume. Tale domanda e' stata accolta dall'Euipo, che ha considerato, da un lato, che il marchio 'La mafia se sienta a la mesa' promuoveva palesemente l'organizzazione criminale conosciuta con il nome di mafia e, dall'altro, che l'insieme degli elementi verbali di tale marchio trasmetteva un messaggio di convivialita' e banalizzazione dell'elemento verbale "mafia", deformando cosi' la serieta' veicolata dallo stesso. Insoddisfatta dalla decisione dell'Euipo, La mafia Franchises si è rivolto il Tribunale dell'Unione europea per chiederne l'annullamento. Con la sentenza di oggi il Tribunale respinge il ricorso de La mafia Franchises e conferma la decisione dell'Euipo