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Cous cous fest, il Senegal è campione del mondo
E’ il Senegal il Paese vincitore del Campionato del mondo del cous cous, l’unica competizione internazionale che mette insieme, in maniera pacifica, paesi di 4 continenti: quello africano, europeo, americano e asiatico, compresi anche Palestina e Israele. Il Campionato del mondo è il momento centrale del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale, organizzato dall’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo in partnership con il Comune di San Vito Lo Capo, la cui 22\esima edizione si chiude stasera a San Vito Lo Capo.
La ricetta di Mareme Cisse, senegalese di Dakar, che lavora al ristorante Ginger People&Food della cooperativa sociale Al Karub (Agrigento), in gara con il suo figlio maggiore, Falilou Diouf, da cui prende il nome la sua ricetta, couscous di Falilou, è stata la più apprezzata dalla giuria tecnica, tra quelle di Israele, Italia, Marocco, Palestina, Stati Uniti, Tunisia e il team dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. La ricetta di Mareme Cisse, un cous cous con tartare dell’orto, mango e polpo iohos, marinato e lessato secondo tradizione, servito su crema di carote e zenzero con erbette e spezie di Salamba, ha convinto la giuria tecnica presieduta da Enzo e Paolo Vizzari, esperti di cucina, e composta da undici tra giornalisti, chef e blogger.
Mareme Cisse è molto impegnata, con la cooperativa Al Karub, in favore dell’inserimento lavorativo di donne e ragazzi stranieri rifugiati o in condizione di fragilità sociale. La cucina che propone rivisita la tradizione dell’Africa occidentale e quella siciliana, in un mix di culture e sapori molto accattivanti, secondo un antico proverbio siciliano che dice che “‘a tavula è trazzera”, la tavola è una strada che unisce. “Questo è lo spirito che anima il mio lavoro – dice Mareme - consapevole della necessità di costruire una società multiculturale, colorata e aperta verso il futuro”.
La chef è stata proclamata Campione del mondo di cous cous in una piazza Santuario gremita di pubblico, dove ha ricevuto il premio offerto da Unicredit, consegnato dal sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino e da Roberto Cassata, responsabile relazioni con il territorio Sicilia di UniCredit. “Anche quest’anno San Vito Lo Capo è tornata ad essere la capitale mondiale dell’integrazione e della contaminazione tra le culture – ha detto il sindaco Peraino – e il cous cous il pretesto per parlare di pace e solidarietà tra popoli all’insegna del motto “make cous cous not walls”.