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Crac Cirio: chiesta la conferma delle condanne di primo grado
Chiesta la conferma dal sostituto procuratore generale della Corte d'appello Gustavo De Marinis delle condanne emesse in primo grado, nel luglio del 2011, nel processo per il crac del gruppo Cirio (consorzio italiano specializzato nelle conserve alimentari) con migliaia di risparmiatori danneggiati perche' obbligazioni per 1,125 miliardi di euro erano diventate carta straccia.
"Quanto alle posizioni di chi e' stato assolto, mi riporto alle richieste di pena che facemmo nel marzo di tre anni fa", ha detto il magistrato che ha sottolineato come il reato di bancarotta preferenziale siamo ormai caduto in prescrizione, seguendo l'analogo destino del reato di truffa.
Restano in piedi soltanto alcuni episodi di bancarotta per distrazione. In aula era presente, tra gli imputati, l'ex patron del colosso agroalimentare Sergio Cragnotti, condannato dal tribunale a 9 anni di reclusione. Tra le altre condanne inflitte in primo grado, spiccano i 4 anni attribuiti all'ex presidente della Banca di Roma, Cesare Geronzi.
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