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Crac Parmalat, carcere rinviato per l'ex patron Tanzi
Per ora l’ex patron di Parmalat Calisto Tanzi non andrà in carcere. La decisione è stata presa dalla quinta sezione penale della Cassazione, che ha annullato con rinvio ad una nuova decisione la sentenza del tribunale del riesame che aveva disposto la custodia in carcere per Tanzi, come chiesto dalla procura, a seguito della condanna , inflitta dalla Corte d'appello di Milano, a 10 anni di carcere per aggiotaggio nell'ambito dell'inchiesta Parmalat.
Adesso il Tribunale del Riesame di Milano dovrà valutare nuovamente se sussiste il pericolo di fuga per Tanzi, tale da rendere necessario, come sostenuto dalla procura, il carcere a seguito della condanna inflitta in secondo grado dalla Corte di Milano il 26 maggio 2010, nonostante ancora non si sia giunti all'ultimo grado di giudizio.
In fase di udienza a porte chiuse il Pg della Cassazione, Vito Monetti, aveva, invece, chiesto la conferma degli arresti disposti dal tribunale del Riesame dello scorso ottobre. In particolare va ricordato che a seguito della condanna a 10 anni per aggiotaggio e a un risarcimento ai risparmiatori truffati per 100 milioni di euro, la procura aveva chiesto una prima volta l'arresto immediato di Tanzi perchè capace di fuggire all'estero viste le sue risorse finanziarie. Un prima richiesta nel luglio 2010 era stata respinta dalla corte d'appello di Milano ma, dopo il ricorso della procura al Riesame, quest'ultimo ad ottobre aveva ribaltato la situazione disponendo gli arresti in carcere per l'ex patron di Parmalat che oggi ha 73 anni