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Crac Parmalat: si apre il processo in Cassazione
Si svolge domani in Cassazione il processo a Calisto Tanzi e altri 14 imputati per il crac Parmalat, la bancarotta da 14 miliardi di euro scoppiata nel 2003 ai danni di 38mila risparmiatori). I giudici della quinta sezione penale della Suprema Corte, presieduti da Giuliana Ferrua, sono chiamati a confermare o meno la sentenza con cui la Corte d'appello di Bologna, il 23 aprile 2012, condanno' l'ex patron del gruppo di Collecchio a 17 anni e 10 mesi di reclusione, con una lieve riduzione della pena - pari a 18 anni di carcere - che gli era stata inflitta in primo grado. Il processo si terrà nell'aula Giallombardo del 'Palazzaccio': ben due i giudici relatori, mentre la procura generale sara' rappresentata dal pg Pietro Gaeta. La sentenza e' attesa per la fine di questa settimana, o, al massimo, per lunedi' prossimo.
La Cassazione dovra' decidere se rendere definitive le pene, oltre a quella di Tanzi, inflitte a Fausto Tonna, ex direttore finanziario della Parmalat, condannato in appello a 9 anni, 11 mesi e 20 giorni di carcere (contro i 14 anni che gli erano stati comminati in primo grado), a Giovanni Tanzi (fratello di Calisto) condannato a 10 anni e mezzo, e ad altri ex dirigenti, sindaci o membri del Cda della societa', come Domenico Barili (condannato a 7 anni e 8 mesi), Giovanni Bonici (4 anni e 10 mesi), Fabio Branchi (4 anni, 10 mesi e 10 giorni), Rosario Calogero (4 anni e 7 mesi), Sergio Erede (un anno), Camillo Florini (4 anni e un mese), Paolo Sciume' (5 anni e 3 mesi), Mario Mutti (3 anni e mezzo), Luciano Silingardi (6 anni) ed Enrico Barachini (4 anni). In appello erano stati dichiarati prescritti i reati contestati a Davide Fretta e a Giuliano Panizzi