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Cresce l'esercito dei giornalisti e blogger che si occupano di food
Dall’analisi dell'Istituto Ricerche di Comunicazione di Roma si rileva che in Italia ci sono circa 11.500 redattori che scrivono di tematiche alimentari, all’interno di quasi 5.300 testate generaliste e specializzate
Roma- Il food è sempre più preponderante nelle attività sociali ed economiche di tutti i giorni. Non c’è giorno infatti che non si parli di alimentazione, cucina, ristoranti, ricette e produzione tra la gente. La grande attenzione rivolta al settore ha prodotto anche un aumento di giornali, programmi tv, realtà on line che si occupano di questo. E ovviamente anche i giornalisti specializzati sono in crescita. A fare un quadro su quanti giornalisti scrivono di agroalimentare in Italia e quante le testate in cui si dà spazio a queste tematiche ha pensato l’Istituto Ricerche di Comunicazione di Roma
Lo studio è stato commissionato da un network di esperti comunicatori del settore che hanno sfruttato i risultati dell’indagine per mettere a punto un innovativo strumento per chi lavora nella comunicazione e nel marketing in questo ambito merceologico: la prima Mailing List dei Giornalisti dell’Agroalimentare e Ambiente.
Dall’analisi si rileva che in Italia ci sono circa 11.500 redattori, blogger e freelance che scrivono di queste tematiche, all’interno di quasi 5.300 testate generaliste e specializzate. I giornalisti lavorano per lo più in testate di livello nazionale (57% contro il 43% di chi lavora in testate locali). La tipologia di media che occupa più redattori che scrivono di questi temi sono i periodici cartacei, sebbene stia crescendo molto rapidamente il numero e il peso dei media online.
Lo studio ha voluto anche indagare sul mondo della comunicazione di questo settore. E’ emerso uno scenario molto evoluto e decisamente dinamico. Si stima che nel campo dell’agricoltura e ambiente operino circa 24.000 addetti alla comunicazione. Di questi il 36% lavora all’interno di strutture organizzate di ufficio stampa, relazioni pubbliche e pubblicità, mentre il restante 64% va diviso tra imprenditori, manager di startup, responsabili commerciali e freelance. Circa l’86% dei comunicatori opera nel settore privato e il resto in enti e organizzazioni pubbliche.
Per quanto riguarda le attività di comunicazione, i professionisti del settore segnalano tra le funzioni che apportano maggior valore (Roi) alla propria organizzazione, in ordine: ufficio stampa e media relations (citata dal 72% del campione), Advertising classico (64%), Fiere ed eventi (57%), Attività in-store (56%), tutte le forme di Marketing digitale (54%).