Agronews
Crescono i sostenitori della "Disneyland del cibo"
Al progetto, meglio conosciuto come La Fabbrica Italiana Contadina (Fico), servono 50 milioni di investimenti entro l'anno. La struttura dovrebbe sorgere nel Centro agrolimentare di Bologna. Tra gli ultimi investitori la Camera di Commercio
Roma- Il cantiere progettuale della 'Disneyland del cibo' non ha soste. La Fabbrica Italiana Contadina (Fico), dopo Unindustria (che potra' investire fino a due milioni) e Unendo Energia (un milione) e l'interessamento al progetto da parte delle cooperative., ha incassato anche il sostegno della Camera di commercio di Bologna con un investimento di sei milioni di euro. Il progetto, destinato a materializzarsi nel Centro agrolimentare di Bologna (Caab) , e' vincolato al coinvolgimento del patron di Eataly Oscar Farinetti. Per l’avvio della 'Disneyland' dell'agroalimentare- si legge inn una nota. servono entro fine anno investimenti complessivi di circa 50 milioni. L'iniziativa, finalizzata a creare un vero e proprio parco del cibo, nasce da un'idea dal presidente della Facoltà di Agraria di Bologna Andrea Segrè e prenderà vita, su 80mila metri quadrati, entro l'autunno del 2015 in concomitanza con Expo 2015
Entrando nel dettaglio la Camera di commercio sottoscrivera' quote del Fondo Immobiliare 'Parchi Agroalimentari Italiani' con un investimento fino a due milioni di euro, poi fara' poi confluire nel Fondo circa 4 milioni (3.932.835 euro) pari alla partecipazione dell'ente camerale al complesso immobiliare del Caab.
"Con un investimento complessivo di quasi 6 milioni abbiamo deciso di impegnarci concretamente nella realizzazione di Fico. E' una sfida importante per il futuro che confidiamo raccolga tutti gli elementi necessari per partire nei tempi programmati- ha spiegato Giorgio Tabellini, presidente della Camera di commercio. "La Camera di commercio, socio pubblico di Caab, ha deciso di investire in Fico non solo col conferimento del patrimonio immobiliare, ma anche con la sottoscrizione delle quote del Fondo, per dare un segnale del concreto coinvolgimento del sistema economico bolognese in questa nuova realta'". Questo perche' Si tratta per Tabellini di "un progetto che puo' consentire traguardi importanti nello sviluppo della capacita' attrattiva di Bologna e nella valorizzazione delle eccellenze della filiera agro-alimentare, due obiettivi fondanti dell'azione di questo mandato della Camera di commercio".