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Cucina Italiana Patrimonio Unesco: i cibi che gli italiani avrebbero proposto e quali avrebbero depennato
La concorrenza con la Francia si riscontra anche a tavola con il desiderio di far uscire il Pasto Francese dalla lista dei cibi precedentemente eletti a Patrimonio dell’Unesco. Il cibo etnico non piace più alla maggioranza degli italiani
Roma- Chi oserebbe mettere in discussione i cibi o gli stili alimentari entrati di diritto a far parte del Patrimonio Unesco? Gli italiani! Scettici e dubbiosi di natura, oltre il 60% degli italiani ignorava completamente che la nostra Cucina fosse stata (ri)candidata quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Entrando dritti alla questione dei cibi da candidare, apprendiamo che, se fosse in loro potere, i nostri connazionali eleggerebbero al primo posto le Lasagne al forno e, a seguire, Pasta alla carbonara, Lasagne, Tortellini e Agnolotti e il Tiramisù.
Lo conferma una ricerca dell’Osservatorio Nestlé, che dal 2009 monitora in modo continuativo le abitudini alimentari e di vita degli italiani.
Invitati a dare un giudizio sui cibi già eletti, gli italiani non hanno nessun dubbio depennando il Pasto francese (inteso proprio come stile alimentare) e, a seguire, la Baguette (sempre francese), l’Harissa marocchina (salsa molto piccante a base di peperoncino rosso), il Kimchi (tipico piatto coreano a base di verdure piccanti fermentate), la Birra belga. Pensavamo, al contrario, che il Cous Cous fosse ampiamente amato, mentre risulta invece al sesto posto della graduatoria delle cose da far uscire dalla lista dei cibi Patrimonio Unesco.
Emerge in generale una nuova chiusura per i gusti etnici, confermata sempre dai risultati dell’Osservatorio Nestlé, dal quale è emerso che il 63% degli italiani adulti non apprezza la cucina etnica. Il 27% che dichiara invece di apprezzarla, mette nell’ordine delle preferenze, la cucina giapponese seguita da quella cinese, spagnola, messicana, greca. Le meno gradite risultano essere quelle vietnamita e libanese.
La pensa diversamente la GenZ in generale che, per il 73%, ha ormai inglobato nei propri gusti, sapori e tradizioni contaminate da altre culture. Le loro preferenze vanno soprattutto ai cibi americani, intuitivamente pensiamo agli hamburger di ogni specie. Subito dopo, nell’ordine delle preferenze ‘giovani’, troviamo la cucina cinese, giapponese e greca. Gli ultimi posti sono destinati ancora alla cucina francese e a quella indiana.
Ci spiega il Dottor Giuseppe Fatati, nutrizionista e Direttore Scientifico dell’Osservatorio Nestlé: “L’Osservatorio è lo specchio delle differenze della nostra società con gli adulti alla ricerca di certezze perdute e i giovani di nuove esperienze. Semplificare troppo è sicuramente riduttivo ma possiamo ipotizzare che i piatti tradizionali (Lasagne al forno, Pasta alla carbonara, Tortellini, Agnolotti e Tiramisù) sono visti come certezze dai meno giovani mentre la GenZ preferisce sperimentare nuovi sapori e nuovi orizzonti al di fuori delle cucine ben consolidate”.