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Da New York a Tokyo: dieci tappe mondiali in onore del maestro Marchesi
In concomitanza con la settimana della cucina italiana e dell'anno del cibo italiano parte il world tour dedicato al cuoco
Roma- Un tour di dieci tappe mondiali in onore del maestro della cucina italiana Gualtiero Marchesi con inaugurazione il 12 novembre a Chicago. A proporre l'iniziativa "Gualtiero Marchesi e la Grande Cucina Italiana World Tour" è la Fondazione Gualtiero Marchesi con l'obiettivo e "l'intento non solo- spiega una nota- di celebrare il cuoco che ha elevato un onorevole mestiere artigiano alla dignità di arte, in un dialogo costante con la musica, le arti figurative, il design, la moda, ma segnare un punto di partenza per una riflessione e un dialogo costanti sulla formazione, la ricerca e la conoscenza in ambito alimentare".
L'evento, sostenuto e promosso in collaborazione con l'Agenzia nazionale del turismo (Enit) in coincidenza con l'inizio della terza edizione della "settimana della cucina italiana nel mondo" e nell'anno del cibo italiano intitolato a Gualtiero Marchesi, arriverà a New York il 16 novembre, per poi proseguire in Cina, a Hong Kong il 19 e a Beijing il 22, e concludere il 26, sempre di novembre, a Tokyo, in Giappone. Nel 2019 sono previste 4 tappe in Europa, tutte nel mese di febbraio: a Parigi il 4, a Londra l'11, a Berlino il 18 e a Mosca il 25. Il tour si chiuderà a Milano, il 19 marzo, anniversario della nascita di Marchesi e precisamente un anno dopo la proiezione del film "Gualtiero Marchesi the Great Italian", che sarà riproposto in tutti gli appuntamenti. Antonio Ghilardi, tra i primi cuochi della scuderia di Marchesi firmerà la cucina di tutte le tappe e sarà affiancato a New York da Pietro Leemann. Lo chef sarà invece insieme a Luca Fantin e a Simone Cantafio alla Bulgari Ginza Tower di Tokyo. "Se Gualtiero Marchesi- commenta il Presidente della Fondazione Gualtiero Marchesi Alberto Capatti- ha portato la nouvelle cuisine in Italia negli anni '80, promuovendo una nuova cucina italiana, la nuova cucina italiana resta il progetto prioritario della Fondazione dopo la scomparsa del suo fondatore. È una eredità e un obiettivo cui allievi, cultori, studiosi intendono - ha aggiunto- rispondere con la pagina e col piatto, con la parola e con l'arte"
Gianluca Pacella