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Da oggi via la mascherina a Shanghai. La testimonianza dello chef Brignola
Le persone- racconta il connazionale gestore del ristorante "Le Bouchon"- iniziano a viaggiare, sono senza maschere, anche in motorino
Roma- "Abbiamo ricevuto un comunicato: da oggi possiamo andare in giro senza mascherina. E' a nostra discrezione, ovviamente, c'e' ancora chi ha paura. Ma Shanghai e' rinata: le persone iniziano a viaggiare, sono senza maschere, anche in motorino". A dirlo è lo chef italiano Giulio Brignola, gestore assieme a un socio del locale "Le Bouchon", un ristorante di Shanghai dove si mangia cucina francese. "Al 90% e' tutto tornato come era in questa citta'. - spiega lo chef -. C'e' stato un bel lavoro delle autorita': dall'ultima settimana di gennaio fino a ieri le persone sono state disciplinate e hanno seguito tutte le raccomandazioni che il governo dava, anche perche' il regime e' molto forte". Lo chef, che difende i metodi utilizzati in Cina per evitare la diffusione del virus, racconta che a Shanghai "avevamo 500 casi, ora abbiamo solo casi di rientro. La strategia e' stata vincente: stare a casa, non uscire per non mettere a repentaglio la vita degli altri".
La videochiamata con lo chef consente di vedere quanto tutto sia di fatto tornato alla normalita', come era una volta, dagli esercizi commerciali aperti alle persone in fila davanti ai negozi di frutta e verdura. "Con questo sistema - spiega Brignola - i cinesi hanno contenuto una pandemia in modo veloce. Abbiamo una densita' di popolazione molto piu' alta in Cina, rispetto all'Italia. Ma i numeri sono molto piu' bassi". Gli italiani, secondo Brignola, "devono fare una scelta di 'vita', se vuoi vivere non puoi lasciare le cose al caso. Non si puo' sottovalutare questo disastro". Certo, alcune attivita' hanno chiuso e non tutti sono riusciti a riprendersi.
"Ma ora e' tempo di rifiorire", dice lo chef. "In Cina e' cambiato il modo di vedere le cose, hanno alzato il livello di guardia sanitario e il livello di educazione, - spiega ancora - spero che questo disastro in futuro ci serva per rispettare al massimo questa terra". Brignola, originario di Tarquinia, in provincia di Viterbo, ha nella citta' laziale i suoi genitori, la moglie e la figlia. "Ho detto loro di uscire il meno possibile, di mettere mascherina e guanti - spiega - e di stare a una certa distanza dagli altri per un comune senso di rispetto. Solo cosi' si esce da questa situazione".