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Dai tortellini alle tagliatelle al ragù: inizia l'avventura del "Pavarotti Milano Restaurant Museum"
Al via nel capoluogo lombardo il risto-museo dedicato al grande tenore lirico. Il locale, con un menù base di 15 euro, presenta i momenti di vita dell'artista e si propone come un'opportunità per i giovani talenti
Roma- Un risto-museo completamente dedicato a Luciano Pavarotti, il grande tenore lirico che ha dato lustro all’Italia in tutto il mondo e morto nel 2002. Il locale, voluto dalla compagna Nicoletta Mantovani, è stato aperto a Milano in piazza Duomo 21, sette stanze da 600 mq che corrono a fianco dei camminamenti della galleria, aperto da Pavarotti International 23 e Seven Stars Galleria in occasione di Expo. I piatti forti del “Pavarotti Milano Restaurant Museum”, che ha un menu' base da 15 euro (antipasto di salumi, un primo e un bicchiere di vino), sono la pasta, soprattutto quella ripiena come i tortellini e i tortelloni e le tagliatelle al ragu'.
Lo spazio museale, con un'area dedicata alla musica dal vivo dove si esibiranno i giovani talenti cresciuti all'interno della Fondazione intitolata al tenore di Modena, si propone di essere "un momento di ricordo di big Luciano", non solo come artista ma come uomo, a partire dalla sua grande passione per la cucina.Nei 600 mq di locale non manca l’esposizione di foto, cimeli, copertine e dediche a Pavarotti. "Luciano era un grandissimo cuoco - ha ricordato Mantovani - amava la pasta, soprattutto quella ripiena, come i tortellini e i tortelloni, e le tagliatelle al ragu'".
Mantovani ha inoltre presentato lo spazio come temporaneo, legato a Expo, spiegando di voler andare avanti "passo dopo passo" ma l’imprenditore Alessandro Rosso, titolare dell'agenzia di marketing, ha chiarito subito che "questa e' la residenza milanese di Pavarotti ed e' un posto che restera': non credo che altri tenori possano superarlo e nessuno quindi potra' spodestarlo". Nello specifico Alessandro Rosso sta pensando di esportare all'estero il concetto di stile di vita italiana veicolato dal progetto Duomo 21 - hotel, ristorante e non solo in pieno centro a Milano - sotto forma di "ambasciata italiana privata". "Non possiamo lasciare Farinetti da solo.." ha infatti scherzato l'imprenditore, inaugurando insieme a Nicoletta Mantovani il locale.
"Duomo 21 e' un format che voglio esportare" ha annunciato Rosso, spiegando che "tutti cercano negozi al pianterreno, noi invece - ha scherzato - stiamo sulle piante, non c'e' cultura dei piani superiori se non in alcune grandi citta' come Shanghai e New York, percio' c'e' ampia disponibilita' di spazi dai cinque ai 10mila mq". Dove? "Nelle citta' dove ci sono piu' turisti interessati a venire nel nostro paese, come la Cina".