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Dal Giappone alla resilienza italiana: il gelato si fa simbolo di speranza
E’ andata ben oltre i confini del Vecchio Continente L'ottava (e virtuale) edizione della Giornata Europea del Gelato Artigianale di ieri, martedì 24 marzo raccogliendo messaggi di incoraggiamento e speranza da tutto il mondo, ed è stata anche un’occasione- spiega una nota- per lanciare gesti di solidarietà e unione da tutto il mondo del gelato italiano.
I mastri gelatieri di Giappone, Thailandia e Australia hanno fatto correre sui social post e video targati #GelatoDay al grido di “Andrà tutto bene”. A loro si sono uniti i nostri vicini europei ancora non colpiti dall’emergenza, con foto e post che hanno attraversato Estonia, Polonia, Grecia, Belgio, Spagna, fino all’Austria, dove i mastri gelatieri si sono uniti virtualmente per cantare insieme l’intramontabile hit di Pupo “Gelato al cioccolato”.
Voci- aggiungono gli organizzatori- che danno speranza, come quelle che arrivano dall'Italia: dalle gelaterie che sono riuscite ad organizzarsi per operare in sicurezza e offrire un servizio di delivery, ai gelatieri che hanno dispensato consigli su come fare il gelato a casa (anche senza gelatiera!), dalla donazione a favore del P.O. Loreto Mare di Napoli da parte del Comitato Gelatieri Campani, fino all’hashtag #sempreconvoi lanciato dal mastro gelatiere torinese Alberto Marchetti che ha voluto sottolineare la forza degli artigiani del gelato italiano: "Torneremo appena possibile a riempirvi le coppette (e la vita) con eccellente dolcezza, sorrisi e affettuosa competenza"