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Dal caviale di lumache alla mozzarella di pecora: arrivano le nuove idee per battere la crisi
I dodici mesi dell'anno appena entrato si presentano ricchi di novità imprenditoriali a conferma che il settore agricolo può dare risposte alla disoccupazione
Roma- Non mancheranno gli exploit produttivi nel 2014 nonostante la stagnazione economica. A giurarci sono molti. E a credere che i dodici mesi del nuovo anno sono pronti infatti a regalarci sorprese e nuove idee d’impresa sono tanti. Esperti, responsabili di fiere ed esposizioni sono pronti dunque ad accogliere negli stand i prodotti della terra frutto della crisi economica. Tra le prime novità di inizio anno c’è sicuramente il caviale di lumaca, ma non si può dimenticare neanche la coltivazione di ecofunghi su fondi di caffè e la mozzarella di pecora per gli intolleranti al latte.
Sicuramente però quella che è balzata agli occhi agli operatori del settore, senza nulla togliere alle altre dicono gli esperti, è il caviale di lumaca. L’iniziativa imprenditoriale siciliana di Davide Merlino e Michelangelo Sansone ha dato vita al più grande allevamento di lumache d'Italia, che può vantare una particolare specie di lumaca frutto dall'incrocio dei riproduttori di allevamento francesi e le chiocciole autoctone del territorio siciliano. Da questo particolare allevamento i due giovani imprenditori agricoli riescono a ricavare e commercializzare il pregiato caviale di lumache.
Daniele Gioia in Basilicata ha sperimentato invece la prima coltivazione di funghi recuperando fondi di caffè. Le conoscenze universitarie, la voglia di emergere e l’esperienza maturata nel corso del tempo in campagna hanno fatto si che il giovane lucano cominciasse a studiare il riutilizzo di un rifiuto tipicamente italiano, presente in tutte le case e in moltissimi esercizi commerciali, il fondo di caffè. Dopo varie sperimentazioni e analisi sensoriali sui funghi prodotti con questo metodo, oggi Daniele può dirsi fortemente soddisfatto e può affermare con successo di aver fatto di uno scarto da discarica un vero e proprio tesoro.
C’e’ poi Maria Atzeni, che con grande impegno, riesce a produrre la prima mozzarella a base di latte di pecora. Una sorpresa per i golosi, ma soprattutto una grande occasione per quanti vivono il problema dell'intolleranza al latte vaccino. Allo stesso tempo l'azienda di Federico Allavena, situata nel cuore della Liguria e precisamente a Bordighera riesce, a coltivare più di 700 tipi di cactus, piante succulente e palme.
Insomma dodici mesi ricchi di novità che confermeranno le grandi possibilità che può offrire il comparto agricolo in questo momento di difficoltà occupazionale.