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Dalla cucina tipica romana allo street food: gli anni '50 tornano con "La Moderna"
Situato in Via Galvani a Testaccio, uno dei quartieri più trendy della Capitale, il locale di Luca D'Angelo propone i piatti della tradizione: lingua brasata, animelle e scaloppa di fegato di vitella
Roma- Oltre 300 mq divisi tra pizzeria, cucina, cocktail bar, caffetteria, street food: tutto questo è La Moderna, il nuovo locale romano che nasce lungo l’arteria principale della movida testaccina e si ispira agli anni ‘50, quelli della rinascita, quando nelle lavanderie e nelle officine “la Moderna” gli italiani credevano nel progresso e sognavano un avvenire radioso. Il progetto, nato con lo scopo di unire tante anime, dalla cucina tipica romana allo street food, sbarcherà oltreoceano.
Dietro le quinte, l’ideatore, Luca D’Angelo che si è affidato a tre collaboratori di fiducia, tra cui l’architetto Roberto Liorni, che ha già lasciato il suo segno in locali come Gusto e Mò Mò, lo chef Marco Gallotta e Leonardo Leuci, “la mente” del cocktail bar. Per un risultato che è un mix di materiali, ferro e vetro, legno e ceramica, di suggestioni e, soprattutto, di sapori: grazie allo chef si potranno gustare piatti tradizionali, come i “Dedicati a Testaccio”, tra cui spiccano la lingua brasata, le animelle, la scaloppa di fegato di vitella. E, a quanto pare, in cucina non mancherà neanche un’attenzione particolare al gusto vegan.
Ma il protagonista in sala è l’ enorme banco bar centrale in ferro e rame che suggerisce subito le alternative possibili: lo street food, che propone “i cani caldi” e le ciabatte preparate con le farine biologiche del Mulino Sobrino, la trattoria e la pizzeria, nelle quali i piatti saranno accompagnati dai suggerimenti per scegliere, e gustare insieme, i migliori cocktail in arrivo dal bancone del bar. E poi, ancora, lo stile Grill, grazie al quale si potranno ordinare panini personalizzati, ai quali, cioè, ogni cliente aggiungerà i suoi ingredienti preferiti. Sullo sfondo, il cocktail bar animato dall’esperienza e l’abilità di Leonardo Leuci.
Ma se la prima aspirazione è, ovviamente, quella di raccogliere i frequentatori e gli abitanti di uno dei quartieri più trendy e movimentati della capitale, per il futuro si guarda molto lontano: il progetto, come detto, sta infatti per approdare negli Stati Uniti, con la prossima apertura prevista a Miami per il marzo 2014, mentre un terzo locale dovrebbe aprire a settembre a Milano ed un altro a dicembre ad Istanbul. Il locale, in via Galvani 89, rimarrà aperto dalle 10.00 alle 2.00, mentre il sabato e la domenica aprirà alle 8.30
Natalia Albensi
in data:24/11/2013