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L'indirizzo

Dar Bruttone, cucina romana nel segno del fischietto

Osteria di quasi un secolo di vita propone fedelmente vecchie ricette e un menu con prodotti ricercati e di qualità

Roma-  Il  solo nome incuriosisce, Dar Bruttone. Il viaggio culinario potrebbe dunque valere  solo per questo. Ma, in verità,  anche per chi è in cerca a Roma del piacere della tavola non stellata, ma di quella sfiziosa,  di tradizione verace romana  e di qualità alimentare, non sbaglia.  E’ il posto giusto. E tutto a un prezzo che non supera mediamente 33 euro. Il resto è il locale, di poco più di 50 coperti,  a parlare con la sua storia che risale al 1921. Aperto come locanda per poi diventare pizzeria di quartiere, Osteria Dar Bruttone (Via Taranto, 118) ha nel suo fondatore la figura iconica  che diede anche il nome al locale  a causa del suo enorme naso aquilino.

Oggi Osteria Dar Bruttone, collocata nella zona Appio Tuscolano della città, è gestita dall’Oste Giuseppe, al secolo Giuseppe Fiorentini. Nel segno della cucina di una volta e della tradizione romana viene proposto un menu con prodotti ricercati, soprattutto del Lazio. Chi decide di scegliere di pranzare o cenare in questo locale, vicino al secolo di vita e con una storia  dalla quale trapela che i clienti venivano chiamati con un fischietto  ‘pe falle accomodà e per mangiare, può ordine un buon tagliere di salumi e formaggi, fatto con prodotti dell’Agro Pontino e della Sabina   esclusivamente dop,  degustare amatriciana e carbonara o carne e pesce selezionato. Molte anche le vecchie ricette romane ormai quasi andate completamente perdute, come ad esempio la Zucca all’Uccelletta con ceci, scamorza affumicata e guanciale croccante, piatto preparato dalla nonna di Giuseppe, trasteverina doc.

Gia. Pac.

in data:30/01/2020

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