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Diminuisce per il quarto anno consecutivo il prezzo della terra
Il prezzo della terra nel 2015 è diminuito per il quarto anno consecutivo ritornando sotto la soglia dei 20.000 euro per ettaro, come media nazionale. E ‘ quanto emerge dall’'indagine annuale dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea). Lo studio conferma le attese degli operatori che ormai da anni segnalano una stasi del mercato fondiario e una progressiva flessione dei valori fondiari (in media -0,8% rispetto al 2014). I ribassi maggiori- si legge in una nota- si sono registrati nelle zone di pianura e nelle regioni settentrionali, a conferma di un'evoluzione delle quotazioni in controtendenza, negli ultimi anni, con quanto avvenuto nel passato quando la forbice dei prezzi della terra era particolarmente marcata soprattutto nel confronto tra Nord e Sud.
Evoluzione dei valori fondiari medi (migliaia di euro per ettaro, 2014)
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Z o n a A l t i m e t r i c a
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Totale
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In %
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Montagna
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Montagna
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Collina
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Collina
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Pianura
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sul 2014
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interna
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litoranea
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interna
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litoranea
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Nord-ovest
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5,8
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17,2
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24,7
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96,8
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33,2
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26,1
|
-1,2
|
Nord-est
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29,9
|
-
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43,5
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30,5
|
44,1
|
40,6
|
-1,4
|
Centro
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9,7
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24,0
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14,9
|
16,6
|
22,6
|
14,9
|
-0,4
|
Meridione
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6,4
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9,8
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12,1
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17,1
|
17,7
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12,9
|
0,1
|
Isole
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5,7
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7,1
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7,5
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8,8
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14,1
|
8,5
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0,3
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Totale
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11,8
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8,9
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15,6
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14,7
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31,4
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19,9
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-0,8
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In % sul 2014
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0,0
|
0,2
|
-0,2
|
-0,1
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-1,4
|
-0,8
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Grazie agli elevati livelli raggiunti dai valori fondiari nelle regioni del Nord (mediamente da due a quattro volte superiori a quelli registrati nel Centro-Sud) il patrimonio fondiario- si spiega poi nello studio- è concentrato per il 61% in queste regioni, malgrado la superficie agricola rappresenti il 36% della Sau nazionale. I valori fondiari più alti si riscontrano in tre regioni (Veneto, Trentino Alto Adige e Liguria), dove le colture di pregio - viticole in particolare -, la scarsità di superfici agricole (Trentino Alto Adige e Liguria) e la dispersione urbanistica (Veneto) hanno portato i prezzi a livelli difficilmente compatibili con l'effettiva redditività agricola.
La più recente indagine sulla struttura delle aziende agricole dell’Istat ha evidenziato un ulteriore aumento delle superfici in affitto tra il 2010 e il 2013 (+7%), che si attestano a 5,9 milioni di ettari (il 42% della Sau totale), di cui circa 1 milione di ettari in uso gratuito. Gli incrementi sono stati uniformi in tutte le circoscrizioni, sebbene in termini percentuali questi siano stati più evidenti nelle regioni del Mezzogiorno (+8%), seguite da quelle settentrionali (+6,5%) e centrali (+6%). Tuttavia la quota complessiva di Sau condotta in affitto rimane concentrata maggiormente nel Nord Italia. Considerando la distribuzione per zona altimetrica, le aree collinari hanno evidenziato i maggiori incrementi di Sau condotta in affitto (+11%) seguite da quelle pianeggianti (+6%) e montane (+2%).