Food Mania
Dopo il boom del Km0 inizia l'era dell'ecogelato
Giovani generazioni di gelatieri abbracciano le pratiche più “estreme” dello spreco zero, del vegano, del crudismo, con l’uso di parti considerate prima scarti, come bucce di frutta e verdura e di sostituti del latte, e ora rivalutati.
Roma- La gelateria si tinge di verde. Un settore che nell’ultimo anno ha ricevuto grande attenzione da parte dei consumatori, grazie anche a inediti canali di vendita online, si presenta rinnovato e più in forma che mai. Con una grande attenzione al benessere del Pianeta e delle persone. Giovani generazioni di gelatieri ci stanno lavorando, mutuando tendenze nate nell’haute cuisine e nella pasticceria, sperimentando con nuove materie prime, gusti, approcci. Ma cosa significa ecogelato? Il gelato è sostenibile nel momento in cui durante la lavorazione si attua un controllo sui consumi d’acqua e di elettricità, il packaging deve essere ecosostenibile, a partire dalla coppetta fino alla palettina in carta o legno.
Sul fronte delle materie prime, dopo il boom del chilometro zero, approvvigionamento diretto, biologico e prodotti Dop/Igp, si abbracciano le pratiche più “estreme” dello spreco zero, del vegano, del crudismo, con l’uso di parti considerate prima scarti, come bucce di frutta e verdura e di sostituti del latte, e ora rivalutati. Le sperimentazioni sono ispirate anche dal mondo della ristorazione: studi dimostrano particolari utilizzi con erbe spontanee e foraging o prodotti invasivi come il kuzu, la pianta giapponese che ha invaso il Sud degli USA e sta scendendo in Italia dal Canton Ticino. La tecnologia, applicata al buon senso del gelatiere, crea un connubio di ecosostenibilità che può fare davvero la differenza per la salvaguardia del Pianeta.
La sensazione è che siamo di fronte a un cambio di passo: se fino a tre anni fa non si parlava nemmeno di coppette biodegradabili e compostabili, ora c’è una richiesta importante nel packaging di separatori no plastic per gusti differenti, realizzati con materiali di scarto. Obiettivo comune è ridurre l’impatto ambientale e l’utilizzo della plastica.