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Dopo l' hamburger, ecco le bistecche in provetta dai costi contenuti
Annunciata la possibilità di produrre carne “in serie” coltivata in laboratorio a partire dalle cellule staminali che verrebbero prodotte all'interno di due diversi tipi di bioreattori e poi pressate fino ad ottenere una “torta” da macinare e trasformare
Roma- Dopo il primo hamburger 'in provetta' ottenuto da cellule staminali ora potrebbero essere prodotte bistecche in serie in laboratorio coltivando cellule staminali, anziche' dagli animali negli allevamenti. L’iniziativa è di Cor van der Weele e Johannes Tramper dell'universita' olandese di Wageningen che descrivono il progetto sulla rivista Trends in Biotechnology.
L'obiettivo e' abbattere i costi di produzione delle bistecche 'in provetta' rispetto a quelle tradizionali. Il punto di partenza della filiera sono le fiale con le cellule staminali prelevate da muscoli di bovini. Le cellule vengono coltivate all'interno di due diversi tipi di bioreattori e poi pressate fino ad ottenere una sorta di 'torta'. La carne cosi' ottenuta viene quindi macinata e trasformata in hamburger.
L’esperimento, facendo un viaggio nel tempo, andrebbe a chiudere il percorso aperto nel 2004, quando un progetto francese aveva 'servito nel piatto' la prima bistecca biotech, era di rana. La memoria collettiva segnala inoltre che Tramper si e' già dedicato per anni alla ricerca sulla coltivazione in laboratorio di cellule di insetti per farne del cibo ricco di proteine. Nel 2007 invece è stato annunciata la possibilita' di clonare animali destinati alla produzione di carne. Nell'agosto 2013, infine, e' stata la volta del primo hamburger biotech ottenuto dalle cellule staminali: presentato a Londra, dopo averlo assaggiato, due esperti di gastronomia dissero: "sembra carne, al massimo manca un po' di sale e non e' molto succulento".
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