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E' Carlo Cracco lo chef più citato sui media
Secondo Mediamonitor.it, che ha analizzato oltre 1500 fonti informative, l’ex giudice di Masterchef per poche citazioni supera Bottura che pure compare meno in tv, contrariamente ad Antonino Cannavacciuolo e Alessandro Borghese che sono 3° e 4°
Roma- E’ Carlo Cracco lo chef più citato sui media italiani. A rilevarlo è Mediamonitor.it che ha analizzato dall’inizio di marzo al 27 settembre scorso, oltre 1500 fonti informative fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog. L’ex giudice di Masterchef, con 80 citazioni in più, ha superato il collega Bottura, ma entrambi hanno più di 2mila citazioni a testa. Cracco dopo l’apertura del nuovo ristorante milanese e l’annuncio dell’esordio su Netflix a The Final Table, ha catalizzato l’attenzione dei media raggiungendo le 2194 citazioni. A poca distanza, il due volte primo classificato nella lista dei The World's 50 Best Restaurants, Massimo Bottura, chef del ristorante tre stelle Michelin Osteria Francescana, a Modena, che in sei mesi ha raggiunto le 2114 citazioni.
Al terzo e quarto posto della classifica stilata da Mediamonitor.it ci sono due volti ben noti del panorama culinario televisivo: Antonino Cannavacciuolo e Alessandro Borghese. Per lo chef campano emigrato sul Lago d’Orta le citazioni sono state 1397 mentre per il conduttore e giudice di “4Ristoranti” 1038. A poca distanza gli uni dagli altri si inseriscono tre protagonisti del piccolo schermo: Chef Rubio, fenomeno televisivo consacrato al successo dal format 'Unti e Bisunti' (861) e i giudici di Masterchef Antonia Klugmann (841) e Bruno Barbieri (835). Seguono lo chef tedesco Heinz Beck (785), l’abruzzese Niko Romito (609), entrambi tristellati ed entrambi freschi dell’apertura di nuovi locali a Milano, e Davide Oldani (759) patron del ristorante D’O di Milano. Tra gli chef stranieri menzionati dai media italiani troviamo l’argentino Mauro Colagreco, giudicie del programma televisivo “Top chef Italia”.
Non sempre, fanno sapere da Mediamonitor.it, il successo mediatico è sostenuto dalla qualità certificata dalle stelle Michelin. Tra i pluristellati che preferiscono le luci della cucina a quelle dei riflettori, ci sono infatti Enrico Crippa, chef del tristellato Piazza Duomo ad Alba, con 633 citazioni e Antonio Guida (182), patron del Seta, ristorante due stelle Michelin all’interno del Mandarin Oriental di Milano.