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Eat’s: il pedigree penalizza il valore dei prodotti alimentari e l'abitudine del fare la spesa
Il concept di vendita propone, in alcuni casi, un listino prezzi eccessivo. Un aceto balsamico (Ml 100), ad esempio, può costare euro 131, 20 e uno invecchiato 40 anni euro 108,90. Per i prodotti oleari si arriva invece a euro 48, 00 (Ml 100x2)
Roma- Si presenta per essere un riferimento per una “food-shopping-experience” caratterizzata dall’offerta di un’ampia scelta di prodotti e specialità enogastronomiche eccellenti. Eat’s Food Store, dopo Milano, Verona e Conegliano (Treviso), è sbarcato dal 10 aprile anche nella Capitale (via Cola di Rienzo 173) all’interno di Coin Excelsior. Il concept di vendita, strutturato in un proposta ristorativa (Bistrò, Market e Vineria) che non lascia nulla al caso, propone a Roma un Food market sicuramente innovativo, ma molto vicino, dal punto di vista estetico, dicono gli intenditori, a Eataly dell’imprenditore di Alba Oscar Farinetti.
Quello che è certo invece, dicono in molti, che la definizione boutique alimentare per il food market sembra proprio azzeccata per dirla alla Di Pietro. Seppure è vero, per onore di cronaca, che i prodotti proposti sono tutti freschi, di eccellenza, confezionati e pronti al consumo e le specialità da gourmet non deludono certamente, il livello dei prezzi, in alcuni casi, sembra eccessivo. Basti pensare che un aceto balsamico (Ml 100) può costare euro 131, 20 e uno invecchiato 40 anni euro 108,90. Per i prodotti oleari si arriva invece a euro 48, 00 (Ml 100x2). L’aglio fresco tasto può costare euro 7 al Kg.
Insomma, se è vero che se si punta ad una proposta qualitativa, il pedigree dei prodotti- sentenziano gli esperti- sembra pesare troppo sui prezzi degli alimenti tanto da rischiare di penalizzare, come dallo stesso messaggio comunicativo dello store, il valore dei prodotti alimentari e l'abitudine del fare la spesa.