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Etichetta, il Mipaaf sforna il decreto della maggiore trasparenza

Il provvedimento, relativo ai prodotti alimentari per i quali è già prevista l'indicazione obbligatoria, offre al consumatore la possibilità di leggere immediatamente e senza difficoltà la provenienza del prodotto

Roma - Cambio di marcia per l’etichetta dei prodotti agroalimentari. L’accelerazione è voluta dal ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) che ha sfornato un decreto nuovo di zecca riguardante l’etichettatura d'origine degli alimenti. Tra le novità che saranno introdotte una dimensione maggiore e un posizionamento più centrale per l'indicazione di origine sulle etichette degli alimenti.

In particolare il decreto indica nel dettaglio le dimensioni dei caratteri (proporzionali al volume della confezione) e il posizionamento della dicitura (nello stesso campo visivo e in prossimità della denominazione di vendita). La missione del decreto, relativo ai prodotti per i quali è già prevista l'indicazione obbligatoria dell'origine in etichetta (olio d'oliva, carni bovine, milele, latte fresco, passata di pomodoro, carne di pollame solo per le importazioni da Paesi terzi) è di offrire al consumatore la possibilità di leggere immediatamente e senza difficoltà, la provenienza del prodotto; tutelare e valorizzare il lavoro dei produttori italiani e del made in Italy.

Il provvedimento sarà accompagnato da una campagna di promozione del made in Italy nei mercati più importanti per il nostro export agroalimentare. Il decreto, che dovrebbe recepire alcune indicazioni fornite dalle organizzazioni dei produttori e dei consumatori, dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ''entro la settimana''

Positiva la reazione di alcune organizzazioni agricole al provvedimento.

“Il nuovo decreto ministeriale in materia di etichettatura di origine degli alimenti - ha detto il presidente dell'Unaprol Massimo Gargano -  farà più luce sullo scaffale per isolare dalle zone d’ombra il vero olio extra vergine di oliva italiano”.
 “Le aziende e l’industria seria del settore - ha aggiunto Gargano – hanno tutto da guadagnare da un provvedimento che consenta loro di dialogare con i consumatori senza che questi ricorrano all’optometrista”.
In base ai dati dell’osservatorio economico di Unaprol i prezzi all’origine dell’extra vergine individuano la tendenza al rialzo delle quotazioni dell’extra vergine italiano, rispetto ai prezzi del prodotto spagnolo e greco, ed il conseguente delinearsi di un contesto di mercato diverso e più premiante che però non trova riscontro sullo scaffale.
“Il dato positivo dei prezzi italiani dipende in larga misura dalla spinta che ha dato al mercato l’origine obbligatoria in etichettatura, ha poi riferito Gargano, che aggiunge: è giusto e corretto che l’italianità del prodotto venga riconosciuta, scelta e premiata dai consumatori”.

“Tutti i provvedimenti - ha commentato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi che portino a maggiore chiarezza informativa, sui prodotti, sui loro ingredienti, e sulla loro origine, e che valorizzino il made in Italy, sono benvenuti. Per questo valutiamo positivamente il decreto sull’etichettatura emanato dal ministro Romano, che è fermamente determinato a percorrere la strada della trasparenza, della chiarezza e dell’informazione”. .

“In situazioni difficili come l’attuale, con forti preoccupazioni dei consumatori per quanto sta accadendo in altri Paesi, l’etichettatura può dare risposte e tranquillizzare sulla provenienza dei prodotti - ha aggiunto Mario Guidi -. A ciò si aggiunga che a livello europeo esiste da anni un ‘sistema di allerta rapido’ per fronteggiare le emergenze; una misura atta a permettere, in caso di necessità, il ritiro dal mercato di tutti i lotti specifici a rischio”.

in data:01/06/2011

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