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L'indirizzo

Esame da ristorante per Alto. Al via la fase 2 per locale capitolino

Proposta un' offerta integrata che permette di gustare ogni singolo momento nella stessa location

Roma- Una importante novità per la ristorazione capitolina. Dopo il successo riscosso nella stagione estiva, Alto (Via Pietro Cossa 1B), il nuovo locale all’interno del boutique hotel 5 stelle The First Musica, si amplia e diventa ristorante. Un cambio di format che estende la sua proposta di qualità dal momento dell’aperitivo alla cena e al dopocena, con una offerta integrata che permette di gustare ogni singolo momento nella stessa location.  Ampi spazi con vedute senza confini, eleganza, modernità degli arredi nei toni del grigio e dell’oro al sesto e settimo piano; per poi scendere al quinto piano e ritrovarsi in un vero e proprio giardino d’inverno in cui gustare una cucina di pesce ma con, attraverso le grandi vetrate, una straordinaria vista sulle antichità romane. Si parte con una ricca offerta nel campo della mixology con una raffinata drink list, pensata dal Bar Manager Cipollone e dalla Assistant Bar Manager Valeria Tummolo che comprende 5 signature dedicati ai 5 sensi.

“I sensi sono il modo con cui l’uomo interagisce con l’ambiente circostante – spiega Tummolo – Vogliamo entrare nell’intimo attraverso ogni tipo di spirit, dal whisky al gin passando per la vodka e mediante le sfumature, da chi ama bere più secco o profumato. Cerchiamo di giocare anche con sapori particolari, penso al cocktail dedicato al gusto che vede tra gli ingredienti acqua di cetriolo e aglio dolce o a quello riservato all’olfatto. Sembra di immergersi in un flacone di profumo.La clientela arriva con preferenze virate sui grandi classici ma con le nostre creazioni vogliamo stimolare ricerca e creatività. La curiosità è fondamentale nel mondo della mixology. Nel futuro scommettiamo anche su qualcosa che si sposta dalle scelte classiche, penso ad esempio alla novità dettata dal Pisco. Non manca l’omaggio alla nostra città con la carta dei Martini Romanizzati che propone cinque tipologie di cocktail Martini, da abbinare ad altrettanti piatti della tradizione romana (Nerone – alloro bruciato; Garum 2.0 – colatura di alici, o Don’t say to Contadino Gin, liquore alle pere e bitter al cioccolato)”.

A seguire, dalle ore 20.00 da Alto, si cena con una cucina improntata all’eccellenza assoluta della materia prima in linea con l’alta ristorazione supervisionata dal Restaurant Manager Davide Fresiello e firmata dall’Executive Chef di Acquolina, recentissimamente insignito della seconda stella Michelin per l’edizione 2023, Daniele Lippi.

È però Matteo Cavoli, sous chef di Acquolina e braccio destro di Chef Lippi, a guidare la cucina di Alto. Una cucina autentica, di mare e la cui sincerità è garantita dalla scelta dei fornitori oltre che dalle ricette, riproposte nella loro essenzialità. “La mia è una cucina del teritorio e di mare che vuole valorizzare i prodotti seguendo la ruota della stagionalità – spiega Cavoli – Abbiamo cercato con alcuni piatti come ad esempio i moscardini alla vaccinara, che stanno riscuotendo il gradimento della clientela, un connubio tra il mare e Roma. Non abbiamo interesse di fare fine dining, visti anche i numeri del nostro ristorante,  però c’è sempre una cura e una presentazione nel piatto, una cortesia nel personale di sala di livello assoluto. Sta tornando nella cucina italiana, in modo anche deciso, l’importanza della materia prima libera da inutili orpelli. Riconoscibilità nel piatto ma cucina più semplice non vuol dire livello inferiore. In ogni caso mi affido al mare che senza programmazione ogni giorno mi offre qualcosa di diverso, puntando anche sul pesce azzurro che coniuga costi interessanti a grande qualità anche sul piano salutistico”.

Nel menu è un trionfo di pesce di ogni tipo. Come antipasti l’imbarazzo della scelta tra plateau di crudi, molluschi e crostacei, diverse varietà di ostriche e le tartare, tonno con avocado, kiwi e basilico passando per il pescato quotidiano con mela verde, bottarga e sedano. Nei primi si spazia da grandi classici quali le linguine ai ricci di mare, calamarata ai frutti di mare, tagliolini all’astice a delle inconsuete ma seducenti tagliatelle aglio e olio, gamberi rossi e pecorino di fossa. Nei secondi si segnalano una catalana imperiale di crostacei, pesce in forno al crosta di sale o con patate e carciofi. Ma Alto rappresenta anche il luogo dove togliersi lo sfizio di gustare una materia prima nella sua purezza assoluta, basti pensare al cannolicchio cotto alla griglia, condito con solo limone, peperoncino e cipolla agrodolce. Dulcis in fundo, sul dessert si punta a proposte classiche quali una tre cioccolati con cuore al lampone o una torta al limone e meringa bruciata. Ampia la carta dei vini con proposte da ogni regione d’Italia e must internazionali. E il dopocena? Sempre da Alto magari gustando un altro raffinatissimo cocktail. Nota di merito, il servizio in sala di livello altissimo. (Sabino Cirulli)

in data:16/11/2022

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