Filiera Corta
Espresso vitale per la metà degli italiani
Gli ultimi dati della Fipe dicono che per il 50% dei connazionali la giornata non inizia al momento della sveglia, ma dopo la prima tazzina di caffè. In una anno si vendono 6 miliardi di consumazioni
Roma- Tazzina di espresso fondamentale per iniziare la giornata per la stragrande maggioranza degli italiani. Insomma il caffè per quasi il 50 per cento della popolazione- dice la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) in un rapporto presentato a Triestespresso- è il carburante necessario dopo la sveglia. E oggi sono 6 miliardi le tazzine di espresso vendute in un anno in Italia, considerando anche l'espresso utilizzato per la preparazione del cappuccino.
La ripartizione quotidiana delle tazzine servite quotidianamente nei 149.000 bar italiani è invece in m edia di 175 tazzine giornaliere, con le seguenti specifiche: 202 tazzine nei morning bar, 220 nei lunch bar, 170 tazzine nei bar multiporpose, 85 negli evening bar, 200 tazzine nei bar che non hanno un'offerta specifica. Per i pubblici esercizi italiani, l'espresso rappresenta un volume di affari annuo di 6,6 miliardi, e rappresenta il 32,5% del fatturato totale di un bar.
Una tazzina di caffè nelle principali città italiane costa 0,99 euro a Milano, 1,02 euro a Venezia, 1,04 euro a Torino, 1 euro a Genova, 1,08 euro a Bologna, 1,01 euro a Firenze, 0,86 euro a Roma, 0,86 euro a Napoli, 0,75 euro a Bari e 0,92 euro a Palermo.
Viene inoltre analizzata la ripartizione degli atti di acquisto dell'espresso al bar lungo la giornata: la colazione è naturalmente il momento privilegiato per il consumo di caffè, con il 49,3% delle consumazioni. Fipe sottolinea anche un dato che conferma quanto per alcuni italiani, da un punto di vista strettamente salutistico, la colazione non costituisca il pasto più importante della giornata, a differenza di quanto auspicato dai nutrizionisti: il 19% degli italiani infatti a colazione beve solo una tazzina di espresso. Tornando invece agli atti di acquisto, il caffè è protagonista dei momenti di pausa, con il 37% delle consumazioni, mentre solo il 9,2% degli italiani beve un caffè al bar dopo pranzo, percentuale che si riduce ulteriormente, al 4,6% dopo cena.
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