Filiera Corta
Estate all’asciutto per le bevande fuori casa
Il quadrimestre maggio-agosto, che dai pubblici esercizi viene considerato come il periodo più importante dell’anno, si è chiuso con una flessione negativa del -0,76% a volume rispetto al periodo corrispondente all’anno precedente
Roma - Tendenza negativa per le bevande fuori casa. Neanche il caldo torrido dell’ultima estate ha aiutato a rialzare i consumi di bevande fuori casa, già in crisi da qualche tempo. Il quadrimestre maggio-agosto, che dai pubblici esercizi viene considerato come il periodo più importante dell’anno, si è chiuso, infatti, con una flessione negativa del -0,76% a volume rispetto al periodo corrispondente all’anno precedente e che coinvolge trasversalmente tutte le merceologie, le aree geografiche e i canali di consumo. Il preoccupante quadro emerge dalla periodica indagine realizzata su oltre 20.000 pubblici esercizi da Cda (Consorzio Distributori Alimentari) - uno dei più importanti gruppi indipendenti italiani di distributori di bevande, che da solo rappresenta oltre l’12,5% del mercato italiano della distribuzione di liquidi alimentari.
Valutando il dato per singola categoria merceologica si evidenzia come acque minerali e bibite gassate, che normalmente nel periodo estivo registrano delle impennate più che positive, abbiano rispettivamente registrato un -1,13% e un -2,36% a volumi. Positivo invece l’andamento delle bibite piatte +6,92%, rappresentate per la quasi totalità dai the freddi e bibite a base frutta, e positivi anche gli andamenti di Birre (+2,73%) vini speciali (+2,05%) e aperitivi alcolici (+3,87%), che continuano a riconfermarsi i trend del momento.
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