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Etichette: cresce il richiamo al territorio d’origine. Il Trentino Alto Adige è la regione più citata
A rivelarlo è l’analisi sulle informazioni presenti sulle confezioni di circa 41 mila prodotti alimentari condotta dall’Osservatorio Immagino. Bene il Sud Italia
Roma- Sono sempre di più le etichette e i packaging dei prodotti alimentari italiani dove si evidenzia sulla confezione la regione da cui provengono. A rivelarlo è l’analisi sulle informazioni presenti sulle confezioni di circa 41 mila prodotti alimentari condotta dall’Osservatorio Immagino, il nuovo approccio allo studio dei fenomeni di consumo creato da GS1 Italy e Nielsen. Dall’Osservatorio Immagino emerge che le principali regioni che appaiono in etichetta sono: Piemonte, Lombardia, Trentino, Toscana, Campania, Puglia e Sicilia per un totale di 2.082 prodotti alimentari venduti in super e ipermercati. Complessivamente i prodotti – dai taralli pugliesi ai cantuccini toscani, dallo yogurt altoatesino ai formaggi veneti – generano un giro d’affari di 818 milioni di euro con trend di vendita positivi, con la sola eccezione della Lombardia.
Nel particolare il Trentino Alto Adige è la regione maggiormente presente in etichetta, scavalcando regioni famose per le loro produzioni agroalimentari, come Toscana, Sicilia e Piemonte. Il richiamo al Trentino Alto Adige è presente su ben 577 prodotti, dallo speck al succo di mele, dal latte alle mele, che rappresentano un giro d'affari di 256 milioni di euro e che hanno visto aumentare le vendite del 2,6% tra 2015 e 2016. Il trend più vivace si registra per le regioni meridionali, nel dettaglio Puglia, Campania e Sicilia, che evidentemente- si spiega in una nota- stanno recuperando terreno e stanno accrescendo la propensione a valorizzare anche in etichetta l’origine territoriale delle loro produzioni agroalimentari .